Tagliacozzo. Anche la città di Tagliacozzo vanta la sua “sagra”. Cantine della Roccia chiude con successo questa sua seconda edizione dopo aver ravvivato la parte più storica del borgo durante lo scorso weekend. Un evento gastronomico dedicato “al buon mangiare e al buon bere”, così lo hanno descritto i direttori artistici della manifestazione, i membri del Clan Eventi, Fabrizio Guerra, Alessandro Ricci e Valerio Mastroddi, organizzatori anche della nota Birrart durante il periodo estivo. Trenta cantine aperte con piatti di ricette tipiche del periodo autunnale e invernale, insieme ai punti ristoro che hanno offerto vino e caldarroste, per oltre un chilometro di strada che si sviluppa sugli antichi tracciati di via Romana e di via Valeria.
Soddisfazione espressa anche dal sindaco Vincenzo Giovagnorio e dall’assessore alla cultura Chiara Nanni che hanno voluto fortemente la realizzazione della festa, come evidente dal contributo elargito dalle casse comunali verso l’ente privato organizzatore: ai fini dell’evento, infatti, sono stati concessi al Clan, di cui è presidente Fabrizio Guerra, 3.500 euro, il patrocinio e una diretta partecipazione dell’ente comunale nell’offrire il servizio guida turistica con una spesa di 350 euro (come si può leggere dalla delibera di giunta numero 210 del 4 ottobre 2017).
Il percorso di Cantine nella Roccia, infatti, ha cercato di dare il suo contributo alla città e ai turisti anche dal punto di vista culturale, con visite delle antiche chiese della città, S.Pietro, S.Egidio, S.Maria del Soccorso grazie alla disponibilità di don Emidio Cerasani, con mostre fotografiche e con l’allestimento di punti che riproponevano i mestieri di un tempo e con un incontro particolare sulla lavorazione degli antichi grani. Protagoniste indiscusse, tuttavia, sono state le cantine adibite a trattorie e osterie, realizzate da vari cittadini del luogo che per l’occasione hanno servito ai visitatori vari piatti tipici del territorio, come del resto prevede anche il disegno di legge regionale sulle manifestazioni gastronomiche.
Evento che prende origine nel 2011, come festa comunale sotto il nome di Festa d’Autunno, pensata dall’ex assessore alla Cultura, Gabriele Venturini e in seguito affidata alla gestione del Clan Eventi, svolta all’interno del Parco della Rimembranza. Poco prima dell’arrivo della nuova giunta, il Clan aveva proposto un cambio di rotta per l’evento, su invito della precedente amministrazione di “risfoderare vecchi patrimoni” della città, ovvero le vecchie cantine nella parte storica. Così lo scorso anno, con le direttive dell’amministrazione Giovagnorio che hanno da subito sposato l’idea della novità dell’evento, le casse comunali hanno provveduto a coprire la spesa di pulizia delle cantine per lo svolgimento della prima edizione della festa nella parte storica della città. In questa seconda manche, il numero dei partecipanti delle cantine è aumentato sino a vedere la realizzazione di ben ventotto punti gastronomici e il nuovo nome di battesimo della festa è diventato Cantine nella Roccia.
Sul modello della storica e grande manifestazione di Civitella “Le antiche Rue” e su quello della “Sagra della Castagna” di Sante Marie, una delle più antiche d’Italia che si svolgerà a fine mese, anche Tagliacozzo vanta oggi il suo evento autunnale nella zona della Marsica. Il Clan Eventi ha realizzato l’evento con impegno e dedizione, ma grazie soprattutto al sostegno di tutti i cittadini, tra i vari proprietari delle cantine, impegnati nel rendere più suggestiva la festa e l’amministrazione che ha messo a disposizione dei fondi comunali e “un cospicuo contributo” come sottolineato dal primo cittadino che ha fortemente voluto e patrocinato la sagra con l’amministrazione. Una festa di tutti, quindi destinata a crescere, tra piatti tradizionali, folklore e canti popolari nella magica atmosfera del centro storico. E una festa che unisce tutti, per una volta anche la politica con maggioranza e opposizione che si sono trovati in accordo: in Cantine nella roccia anche le opposizioni sono rimaste soddisfatte, da Di Marco Testa a Montelisciani, che come cittadini hanno promosso l’evento e partecipato attivamente alla festa con l’impegno diretto. @RaffaeleCastiglioneMorelli