Per circa trent’anni, l’ultimo weekend di maggio è stato uno degli appuntamenti fissi per il folto numero di appassionati di vino. E’ il fine settimana di Cantine Aperte, l’evento promosso dal Movimento Turismo del Vino, in cui centinaia di aziende vinicole in tutta Italia erano solite aprire le porte a visitatori, amici, winelovers, che potevano scoprire e toccare con mano tutto il mondo che si nasconde dietro una bottiglia di vino. Un mondo fatto di sorrisi, di accoglienza, di orgoglio e convivialità; un mondo che quest’anno, purtroppo, resterà “virtuale”. Abbiamo chiesto al presidente del MTV (Movimento Turismo del Vino) Nicola D’Auria un commento. Queste le sue parole.
Allora presidente, come sarà Cantine Aperte 2020?
“Sarà, giocoforza, un’edizione diversa. Però volevamo dare un messaggio e abbiamo comunque confermato la data sul calendario. Non vogliamo perdere quanto di bello fatto negli ultimi 27 anni, con una media di oltre 2 milioni di visitatori negli ultimi anni”.
Non potevamo aprire come sempre. Pur accogliendo le regole regionali in termini di sicurezza, non c’è totale chiarezza. Una cantina è diversa da un ristorante: quali prescrizioni deve rispettare? Ovvio che, avendo grandi spazi, un’azienda vinicola può gestire meglio la cosa, regolando gli ingressi, gestendo gli afflussi. Ma, in mancanza di un quadro chiaro e per non mettere a rischio la salute dei visitatori e di chi in cantina ci vive e ci lavora, abbiamo allora ripiegato su un’edizione virtuale.
Quindi cosa accadrà?
“Stavolta saranno le cantine ad andare a casa degli appassionati, grazie all’appoggio di piattaforme online che manderanno in streaming immagini, foto, momenti in diretta dalle cantine, brindisi e tour virtuali. Inoltre, saranno aperti i punti vendita, per cui l’appassionato potrà acquistare sul posto i vini che gli stanno a cuore.
E magari, se uno si è attrezzato con una spedizione preventiva, potrà seguire videodegustazioni guidate da enologi e produttori, con la possibilità di assaggiare anche vini di regioni molto distanti dalla propria residenza“.
Quando si potrà tornare a visitare le cantine?
“Come detto, abbiamo la fortuna di avere grandi spazi aperti, però occorre avere pazienza. Magari in Autunno si potrà pensare a un vero rilancio dell’enoturismo. Quindi, per tutti gli amanti del turismo del vino, l’appuntamento in cui spero si possa iniziare a tornare alla normalità è quello di Cantine Aperte in Vendemmia, in programma subito dopo l’Estate, con calendari diversi da regione a regione“.