Avezzano. “Dunque…la cannabis…è fichissima”. Questo è l’incipit del video con la testimonianza dell’avvocato Stefanoa Cataldi. Non è una testimonianza banale quella raccolta in un video di Fabio Ciccarelli, di aria fritta e ideologia spicciola, come tante che analizzano una realtà medica dolorosa da una posizione puramente di parte, qualsiasi essa sia.
E’ la testimonianza di un avvocato, un professionista serio, un padre di famiglia, un uomo che, nell’analisi della sua situazione medica mostra, oltre che una perfetta coscienza dello status quo, anche quell’ironia e autoironia senza le quali non si può riuscire ad affrontare la malattia.
La sua storia, dalla scoperta del male nel 2013, ai bombardamenti di cortisone, fino all’approccio alla cannabis a uso terapeutico. Comincia tutto dal semplice cercare un rimedio ad una condizione di stanchezza cronica e di muscolatura contratta legate alla malattia. Perchè si, la sclerosi è una Bastarda, ti fiacca nel corpo e nello spirito. E la cannabis, seppur non un rimedio definitivo, è un sollievo per il malato: “Se non l’avessero proibita, se non l’avessero bistrattata e l’avessero semplicemente studiata…”.
E forse questo è il vero problema, che spesso e volentieri ci si sofferma troppo sulle ideologie proprie e non si chiede direttamente al malato cosa deve essere della sua libertà di vivere la malattia, in accordo con il pensiero della comunità scientifica.
Una testimonianza diretta, scanzonata e al contempo estremamente coraggiosa.
Il video è a dir poco commovente e ogni altra parola è superflua: guardarlo ne vale davvero la pena.
Gli altri video di Ciccarelli sono raggiungibili sulla pagina https://www.facebook.com/thetruefag/