Magliano. Campi devastati dai cinghiali nella zona dei Piani Palentini e nelle aree vicino al Parco Sirente Velino. La distruzione degli ungulati è ripartita tra Scurcola e Magliano, con i cinghiali che si stanno spostando da Avezzano e da Cese verso la zona occidentale. Ma nelle prossime settimane si prevede un assalto generale in tutto il territorio marsicano. E’ gravissima l’emergenza ungulati nella Marsica visto che proseguono le scorribande tra terreni coltivati, seminando danni alle colture e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica delle campagne e la presenza dell’agricoltura nelle zone marginali e più difficili. Il problema si ripresenta ogni anno e affligge gli agricoltori.
Di cinghiali ce ne sono troppi ma quanti in realtà nessuno lo sa perché non esiste un censimento ufficiale. Non lo sa neanche la polizia provinciale, unica realtà rimasta dopo l’abolizione della Forestale a vigilare sul territorio per la corretta applicazione delle regole sulla fauna selvatica e ad esercitare controlli anche sull’attività venatoria. Non sono bastati gli abbattimenti messi in atto nei mesi scorsi. I cinghiali sono tornati e sembrano sempre più agguerriti. Riescono a mandare in fumo lavoro di mesi e investimenti da parte delle aziende e degli agricoltori del territorio, come accaduto la notte scorsa a Mauro Salvatore e Marco Santucci. Si sono ritrovati davanti ai loro terreni devastati dall’onda degli ungulati. Chiedono interventi più incisivo, leggi a sostegno delle loro attività e campagne che possano fermare l’attività distruttiva di questi animali che hanno un capacità riproduttiva che fa aumentarne la popolazione in modo esponenziale.