Avezzano. Il Consorzio di Bonigica conta i danni e si prepara ad interventi di manutenzione a tutela dei consorziati. La pioggia della scorsa settimana ha lasciato il segno non solo sulle case e sulle strade dei paesi maggiormente colpiti ma anche sui campi del Fucino. Da una prima stima effettuata da Coldiretti ammontano a più di 5 milioni di euro i danni causati dall’alluvione, senza contare i problemi riscontrati alle macchine agricole e ai capannoni. Sono andati persi interi campi di patate, carote, mais, finocchi, radicchio, spinaci e insalate. Nei giorni dell’emergenza il consorzio di bonifica ha attivato tutte le forze disponibili per poter dare delle risposte immediate ai contadini e sta predisponendo un piano d’intervento anche per i prossimi giorni. “Da una prima valutazione degli effetti dell’alluvione si sono riscontrate criticità e conseguenti allagamenti diffusi nell’intera piana del Fucino dovuti principalmente al così detto reticolo idraulico minore ossia ai fossi stradali completamente invasi dall’acqua”, ha commentato il presidente del consorzio, Gino Di Berardino, “a eccezione delle zone di Avezzano e Celano, dove si sono verificate esondazioni dei fossi 3 e 7 e di una parte dell’ala settentrionale, possiamo dire che la canalizzazione principale ha tenuto nonostante le forti piogge”. Intanto si pensa al futuro per assicurare agli agricoltori un fine stagione senza problemi. “Dal momento che la bonifica del Fucino è affidata alla continuità funzionale dei tre livelli di canalizzazione”, ha continuato Di Berardino, “invitiamo i consorziati e i Comuni a coordinarsi con il consorzio per gli interventi sui fossi di competenza, al fine di assicurare l’efficienza dell’intera rete soprattutto in concomitanza di pioggia intensa e temporali”. Il consorzio nei prossimi giorni provvederà a mettere in campo una serie di interventi di manutenzione straordinaria dei collettori urgente. “Tale decisione dell’amministrazione del consorzio”, ha concluso Di Berardino, “è necessaria perchè la funzionalità della canalizzazione principale è in gran parte compromessa e i tempi di programmazione e finanziamento della Regione non risultano compatibili con le necessità dei consorziati. Speriamo comunque in un contributo economico dell’ente almeno per coprire le spese sostenute”.