Avezzano. I Comuni approvano il piano industriale del Cam, ma ora c’è chi chiede di rimescolare tutte le carte, come il sindaco del comune di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e di cambiare di nuovo tutti o parte degli organi da poco eletti ai vertici del consorzio acquedottistico. Il piano è stato votato a maggioranza con l’astensione di Carsoli, Castellafiume, Balsorano e San Vincenzo Valle Roveto, il voto contrario di Pescina e Bisegna e l’assenza di Villavallelonga. Tutti gli altri hanno votato a favore, ma con qualche riserva. Come quella del Comune di Tagliacozzo che, tramite il sindaco Maurizio Di Marco Testa, chiede in modo meno estremo rispetto ad Avezzano, una verifica per ritrovare un equilibrio. Equilibrio che mancherebbe perché all’interno del consiglio di sorveglianza e non solo si sarebbero create incompatibilità caratteriali, soprattutto tra due dei componenti. Anche per questo Avezzano chiede l’azzeramento delle cariche, anche se pare non abbia i numeri per riuscire nell’intento. Con l’approvazione del Piano i 30 posti di lavoro sarebbero ora salvi. l’amministratore delegato Luca Carlini dovrà procedere quindi con il concordato in continuità da presentare al tribunale. A fine mese inoltre andrà approvato il bilancio. I sindacati, intanto, protestano per l’annuncio del ancato pagamento della quattordicesima. Ancora una volta ed in spregio delle norme sulla Contrattazione Collettiva e in evidente, non dissimulata ed illegittima azione in contrasto con le più elementari norme che tutelano il diritto dei lavoratori e l’attività sindacale, apprendono che l’amministratore delegato Ciarlini in una riunione tenutasi nell’aula consiliare del comune di Tagliacozzo , in spregio alle norme che regolano le relazioni industriali e che già erano state violate in precedenza e contravvenendo l’indirizzo dato dai Sindaci Soci di convocare il tavolo di concertazione con le parti sociali, ha annunciato che non pagherà la quattordicesima ai lavoratori. insomma, il caos al Consorzio acquedottistico continua.