Avezzano. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uitec Uil esprimono preoccupazione per la situazione di stallo in cui versa il Cam di Avezzano, chiedono la costituzione di un tavolo sindacale permanente, finalizzato alla risoluzione delle problematiche organizzative del consorzio acquedottistico. Per Francesco Marrelli (Filctem – Cgil), Massimo Razzaia (Femca Cisl) e Italo Rosa (Uitec Uil): “dalla prima bozza del piano industriale, in cui si prevedeva un esubero strutturale di circa 30 lavoratori, sono stati fatti alcuni passi avanti, con lo stralcio definitivo degli eventuali licenziamenti. Siamo ancora distanti da un vero e proprio piano di rilancio dell’azienda. Oggi è essenziale una assunzione di responsabilità da parte dei soci per uscire dalla grave situazione finanziaria ed organizzativa del consorzio, a partire dal socio di maggioranza e cioè il comune di Avezzano. Intenti comuni e capacità di gestione, questo è il binomio che deve indirizzare i soci verso il rilancio del consorzio.Bisogna ripartire certamente dall’azzeramento degli attuali organi societari, riconfermando il ruolo pubblico della gestione dell’acqua, così come confermato dall’esito referendario del 12/13 giugno 2011. Il Cam di Avezzano può e deve rappresentare una vera opportunità per il territorio marsicano; il suo rilancio vuol dire garantire un servizio efficiente e tutelare gli attuali livelli occupazionali e salariali. Le scriventi organizzazioni sindacali hanno dimostrato senso di responsabilità per il ruolo che ad esse compete. I lavoratori, nonostante l’attuale clima di incertezza, continuano in modo proficuo a svolgere il loro lavoro. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere gestito”.