Luco dei Marsi. Il caso comune di Luco-Cam, in cui si è poi inserita la vicenda Segen, non sembra destinato a chiudersi senza ulteriori polemiche. Da Luco Futura, la coalizione uscente con a capo Domenico Palma, arrivano nuovi risvolti che spiegherebbero come il comune di Luco dei Marsi ci abbia rimesso ben 600.000,00 euro con l’accordo siglato durante le scorse settimane. Sembrerebbe infatti che il debito nei confronti della Segen non fosse di 900.000,00 euro, bensì di “soli” 650.000,00. I 250.000,00 euro di differenza sarebbero relativi a fatture da sempre contestate dal comune di Luco, sia dall’amministrazione Cherubini che Palma, poiché relative ad aumenti delle tariffe per la raccolta differenziata decisi solo dalla SEGEN e mai accettati dal comune in quanto non previsti dal contratto di servizio, quindi considerati illegittimi. Dal versante CAM, invece, esisteva un contenzioso amministrativo inerente la fornitura d’acqua dell’anno 2006, da sempre contestato a partire dalle amministrazioni Venti e Cherubini, per un totale di altri 344.000,00 euro. Questi soldi, quindi, non erano dovuti al CAM, come aveva già decretato in prima istanza il tribunale dando ragione alle precedenti amministrazioni. Quindi sia il debito verso il CAM, che il credito vantato dalla Segen, erano di gran lunga minori di quelli riportati nell’accordo a tre siglato nei giorni passati. Ed è proprio su questo punto che Luco Futura attacca il neo sindaco De Rosa, a loro avviso colpevole di aver riconosciuto sia debiti che crediti inesistenti, pur di chiudere un accordo che ha portato nelle casse del comune 150.000,00 euro, ma che così dovrà rinunciarne a circa 600.000,00. Si riaccendono così le polemiche sull’accordo e si vanno a sommare a quelle avanzate nei giorni scorsi da parte di Raffaelino Tolli, e Angelo Mariani, ex sindaci rispettivamente di Civitella Roveto e Canistro, che in una nota avevano inviato il presidente della Segen a bloccare l’accordo. @francescoproia