Avezzano. L’amministratore delegato del Cam appena nominato ma già dimessosi. La strada per il risanamento del Consorzio acquedottistico marsicano sembra iniziare in salita. La nuova gestione ha già trovato diversi ostacoli, ma si dice pronta a superarli. Il primo riguarda le dimissioni di Flavio De Luca, nominato alla fine dell’anno. L’amministratore delegato è pronto a risanare gli oltre 50 milioni di debito dell’ente che ha come soci i comuni marsicani, ma vuole più deleghe e quindi più potere. Servirebbe una modifica allo statuto. Ma il nuovo assetto del Cam è stato studiato per avere un equilibrio tra controllo e gestione. Dall’altra parte, infatti, c’è il nuovo presidente Lorenzo De Cesare, figura che è riuscito a mettere d’accordo diverse anime nel panorama politico e amministrativo e che è anche una figura tecnica che secondo De Luca pensa già a una liquidazione o a una amministrazione controllata. Ipotesi che non né dispiace né entusiasmerebbe De Luca che però pensa prima di tutto alle conseguenze della dichiarazione di insolvenza della società. A rimettere il treno sui dinari ci sta provando il presidente del consiglio di sorveglianza Antonino Lusi, sindaco di Capistrello. Insieme al suo vice, Pasqualino Di Cristofano, e agli altri componenti dell’organo di sorveglianza (Ferdinando Boccia nelle vesti di revisore, Gianfranco Tedeschi e Bruno Ranati, ha respinto le dimissioni di De Luca che ora chiede l’attuazione di diversi punti programmatici di breve scadenza, come la modifica dello statuto per avere più deleghe, prima di ritirare le dimissioni. Nelle prossime ore la decisione.