Avezzano. La stagione nera del Consorzio acquedottistico marsicano non accenna a concludersi. L’ultimo atto di questa “sceneggiata” tutta marsicana è andato in scena venerdì con le dimissioni del presidente del consiglio di gestione, Andrea Ziruolo. Il presidente era stato sollecitato dal consigliere della sorveglianza, Ferdinando Boccia, vice sindaco di Avezzano, a occuparsi del Cam a 360 gradi oppure a rimettere le dimissioni nell’interesse della società. Ziruolo, docente universitario, non se l’è sentita di andare avanti perché la sua carriera non era compatibile con un incarico così impegnativo e ha presentato le dimissioni. La palla, quindi, è tornata di nuovo al centro. A distanza di una manciata di giorni dall’entrata in scena di Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, al posto di Antonino Lusi, sindaco di Capistrello, come presidente del consiglio di sorveglianza, i sindaci soci del Cam sono chiamati di nuovo a scegliere. La poltrona della gestione per il momento sembra non fare gola a nessuno. Si erano fatti nei nomi di possibili sostituti di Ziruolo, ma per il momento tutto tace. Per l’incarico di presidente, con una retribuzione di 25mila euro lordi l’anno, si potrebbe pensare o a un interno del Cam o a un sindaco socio che si metta a disposizione dell’ente, oppure a un esterno che però metta nero su bianco il suo impegno costante e continuo nell’opera di risanamento dell’ente. Domani ci sarà il consiglio di sorveglianza e sarà necessario fare chiarezza e trovare il prima possibile una soluzione per far continuare l’opera di risanamento del Cam che ha debiti per 60milioni di euro, e assicurare gli stipendi ai lavoratori che rischiano di rimanere bloccati.