Avezzano. Il sindacato CISAL Federenergia nei giorni scorsi ha inviato una richiesta di incontro alle istituzioni preposte per sottoporre alla loro attenzione la grave situazione economica-finanziaria in cui versa il CAM . Le note vicende relative agli attriti interni tra i vertici gestionali e le preoccupazioni connesse alla bozza del piano strategico 2013-2026 elaborato dall’Amministratore Delegato prevedono come possibile soluzione il licenziamento di circa 30 dipendenti, cosi da conferirgli l’assoluta insostenibilità sociale, ambientale ed economica. La CISAL Federenergia ha ritenuto necessario far intervenire all’incontro con l’Amministratore Delegato avvenuto il 16 maggio una Delegazione della Direzione Nazionale, il signor Antonio De Benedictis e il signor Vito Romano assistita dalla R.S.A. Ingegnere Macerola Alfonso, il signor Carlo Lucantonio membro della segreteria provinciale e la responsabile territoriale Macerola Roberta. Nel summenzionato incontro il sindacato ha ribadito all’Amministratore Delegato che non può essere perseguito il risanamento economico- finanziario dell’Azienda attraverso il licenziamento dei lavoratori, specialmente in un settore qual è il Sistema Idrico Integrato. che in questo momento di sfavorevole congiuntura economica globale dovrebbe aiutare il sistema paese ad imboccare la strada giusta, affinché lo porti fuori dalla crisi, con una crescita che possa durare nel tempo, senza sfociare in una nuova catastrofe: una crescita come dicono gli economisti sostenibile. La soluzione quindi, deve essere cercata principalmente nell’abbattimento dei costi energetici che ammontano a circa 8 milioni di euro attraverso investimenti riguardanti le energie rinnovabili (fotovoltaico-idroelettrico ecc) capaci di rendere il servizio di gestione sostenibile nel recupero delle morosità e nella registrazione del consumo reale delle utenze tutelando così sia l’azienda che i posti di lavoro, creando sviluppo e vantaggi per tutto il territorio Marsicano. Questo sindacato, essendosi dichiarato fortemente contrario ad ogni forma di licenziamento, ha manifestato altresì la preoccupazione che la politica e la dirigenza possano attraverso l’approvazione del piano industriale trovare il modo di autoassolversi, scaricando tutte le responsabilità sui presunti esuberi di personale, gettando fumo sull’opinione pubblica, evitando cosi di evidenziare e risolvere i veri problemi del sistema gestionale che hanno generato finora una situazione di indebitamento – fallimentare. Pertanto Il sindacato ha chiesto all’A.D. di rivedere il piano industriale rispettando quanto previsto dal Decreto “Spending review” art.14 prevedendo investimenti sulle energie rinnovabili il cui onere economico troverà la copertura grazie ai risparmi energetici sull’utilizzo dei fanghi di depurazione come in agricoltura risparmiando costi di trattamento e smaltimento, di riconvertire il personale ritenuto in esubero anche in attività di ricerca perdite idriche, letture contatori e fatturazioni e di impegnare le forze dirigenziali del CAM in obbligazioni di risultato che porteranno finalmente ad una gestione economica, efficace ed efficiente del servizio idrico nell’interesse dei cittadini, dei comuni soci e della stessa azienda.