Avezzano. Non è durato nemmeno un anno il nuovo modello di gestione dualistica al Consorzio acquedottistico marsicano. Si riparte dall’inizio e i soci (i sindaci marsicani) gettano la spugna dopo i contrasti politici e le ripicche di parte che hanno impedito il voto dello strumento finanziario, e decidono di affidare al Consiglio di sorveglianza l’approvazione del Bilancio.
Alla fine dell’anno scorso, i sindaci marsicani approvano approvato il nuovo modello dualistico (Consiglio di gestione e Comitato di sorveglianza) e affidano la guida della società di gestione del ciclo idrico integrato della Marsica al consigliere comunale di Avezzano, Lorenzo De Cesare, figura indicata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio. Da allora di tempo ne è passato e alla guida del Cam e degli organi interni si sono alternati diversi professionisti. Così qualcuno si è accorto che si stava meglio quando si stava peggio e la fase di stallo insormontabile e caratterizzata soltanto da continue liti ha convinto i Comuni soci a tornare indietro. Ieri sera, in una interminabile riunione, è stata infatti avanzata la richiesta shock: ritornare subito al vecchio sistema con un solo presidente. Inoltre, entro il 28 febbraio, qualora ancora non fossero state apportate le modifiche allo statuto per il ritorno al modello tradizionale, l’assemblea dovrà riunirsi per la nomina del Consiglio di sorveglianza e del Direttore generale. Comunque vada a finire, si spera che il nuovo presidente troverà il modo di risanare il maxi debito.