Avezzano. Il consiglio di sorveglianza del Consorzio acquedottistico marsicano esprime soddisfazione per l’incontro avuto in Regione durante la commissione vigilanza. “Finalmente anche la Regione ha acceso la lente di ingrandimento sul piano di concordato del Cam”, hanno evidenziato i membri del consiglio di sorveglianza, “un incontro costruttivo volto a mettere in evidenza l’opera di veridicità dei conti e l’attività di ricostruzione della società attraverso il rispetto del piano di concordato”.
Il presidente del consiglio di sorveglianza, Alessandro Pierleoni ha posto l’accento sulla difficile situazione in cui si è trovato il consiglio di sorveglianza dal momento della nomina e su tutti i passi che hanno portato la società alla richiesta della domanda di concordato fino al momento della sentenza di omologa del piano di concordatario. Il membro del consiglio, Felicia Mazzocchi ha approfondito le questioni più strettamente attinenti ai bilanci sottolineando la difficoltà di definire la veridicità delle scritture contabili, presupposto per qualsiasi decisione degli organi del Cam.
Il consigliere Tonino Mostacci ha evidenziato, su espressa sollecitazione, il ruolo e le ripercussioni sui soci delle evoluzione del concordato. I membri del consiglio rimangono a disposizione della Regione Abruzzo, dei consiglieri regionali e dei soci per qualsiasi informazione e per una politica più partecipata e condivisa che possa aiutare a un miglioramento del servizio idrico integrato marsicani.
Il presidente Pietro Smargiassi ha illustrato quanto emerso nel corso delle audizioni odierne: “al primo punto all’ordine del giorno, la commissione ha affrontato il tema del Cam, Consorzio con 30 comuni soci chiamati a coprire in solido le perdite dello stesso Consorzio, attualmente in fase di concordato preventivo. Sono stati approfonditi in particolare le questioni attinenti le ingenti spese di giustizia e per consulenze previste per la procedura, ma soprattutto sono state evidenziate potenziali ombre sul futuro del Consorzio stesso nel caso in cui il piano di concordato venga onorato. Ciò che più di tutto mi lascia perplesso è come sia stato possibile che un ente in grado di generare perdite così ingenti di anno in anno, sia arrivato solo nel 2018 a presentare la domanda di concordato. Stante la gravità delle circostanze emerse, tra cui un eccessivo ricorso all’affidamento diretto soprattutto verso consulenti, è evidente che sarà mia cura trasmettere il verbale della seduta odierna, relativa alla parte riguardante il Cam, alle Procure competente”.
“Quello del Cam è un problema serio e da non sottovalutare, parliamo di un consorzio che gestisce il servizio idrico a tutto il territorio marsicano e dalla sua efficienza dipende quindi la qualità di un servizio indispensabile”, ha commentato il consigliere regionale, Giorgio Fedele, “oggi in commissione vigilanza è stata ratificata la grave situazione in cui versa l’Ente, basterebbe pensare ai 120 milioni di debito e 30 milioni di credito, frutto di una mala gestio che si è perpetuata negli ultimi 20 anni, per comprendere quanto sia preoccupante la situazione cumulata dei disservizi e degli investimenti sbagliati. Stupisce quindi che il Consigliere della Lega Angelosante pensi ai costi della procedura del piano concordatario, forse gli unici conti che tornano, e non si soffermi per esempio sulle tante opacità emerse sulla gestione dei costi.
Angelosante, invece di approcciare alla questione con toni propagandistici, probabilmente per sviare l’attenzione dai danni della sua giunta in merito alla sanità marsicana in visione delle prossime elezioni amministrative, dovrebbe preoccuparsi di capire in primo luogo di cosa ha generato questa situazione CAM e di cosa sia possibile fare per dare un servizio ai cittadini efficiente e competitivo a livello economico. Viste le situazioni che sono uscite sul tema sanità in Marsica credo che il prossimo passo nel mio ruolo di opposizione sarà certamente quello di sviscerare le dinamiche che girano intorno al CAM e alla gestione dell’Ente, che alla conta dei fatti si è evidenziata sicuramente fallimentare”