Avezzano. Le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil e Femca-Cisl della provincia dell’Aquila esprimono grande preoccupazione sui mancati adempimenti conseguenti alla decisione dell’assemblea del CAM, in particolare sulla mancata convocazione del consiglio di sorveglianza.
Infatti, come da statuto, il consiglio di sorveglianza esprime parere vincolante sugli indirizzi del consiglio di gestione per l’assegnazione delle deleghe all’amministratore delegato, inoltre l’impegno assunto in sede assembleare era quello di mantenere il consiglio di gestione con i componenti non decaduti sino a giugno, e ciò per garantire la funzionalità della società in attesa del ritorno a modelli di gestione tradizionali (cda e/o amministratore unico) e l’avvicendamento dei membri dello stesso consiglio di sorveglianza, come condiviso da tutti i sindaci in assemblea.
La volontà del sindaco di Avezzano, da sempre favorevole a un modello di governance tradizionale, appare inoltre sempre più orientata a creare assetti funzionali alle esigenze dello stesso sindaco ma non pare in grado di dare efficienza, certezza e stabilità a una società che solo grazie ai lavoratori sta garantendo un servizio pubblico essenziale.
Dunque, qualunque scelta che determinasse un aumento dei costi per indennità o per l’assunzione di un altro direttore generale a 150.000 euro l’anno, o che comunque esponesse la società a incertezze inaccettabili, non potrà che indurci a chiedere l’immediato intervento del Prefetto, dal momento che decisioni unanimi assunte con le formalità di legge vengono in qualche modo ridiscusse e disattese da chi se n’era fatto garante.
In ogni caso appare chiaro che le scriventi organizzazioni sindacali, in coerenza con quanto hanno sempre sostenuto, nel caso si intenda venir meno a quanto deliberato chiedono che la società ritorni immediatamente al modello tradizionale, con amministratore unico indennizzato nei modi di legge, adempiendo alle norme che regolano tale materia.
Certi che il sindaco di Avezzano non venga meno agli impegni assunti, formalmente e unanimemente deliberati da tutti i sindaci marsicani con la sola astensione del comune di Collelongo, attendiamo che si ridia immediatamente operatività alla società acquedottistica.