Celano. L’associazione Acqua nostra di Celano risponde alla proposta di un gruppo di rappresentanti istituzionali in merito al Piano industriale del Consorzio acquedottistico marsicano. “La soluzione prospettata dal Pd marsicano, che cerca di difendere l’indifendibile attraverso il “Piano Industriale” predisposto dall’A.D. del Cam Ciarlini, assume connotazioni quantomeno discutibili, non tanto sul piano della legittimità che garantisce a tutti di poter esprimere il proprio parere, ma sul piano della concretezza attuativa”, hanno spiegato i responsabili del comitato, “quale il Comune che, benchè socio del Cam S.p.A., è disposto a tirare fuori dal proprio bilancio una rilevante somma che vada a concorrere, per la propria parte delle quote possedute nel Cam, al raggiungimento di 15 milioni di euro occorrenti per far sopravvivere l’Ente di gestione che ha 51 milioni di euro di debito? Come potrebbe un qualsiasi Comune socio giustificare verso i cittadini questo esborso che andrebbe ad incidere concretamente sulle tasche dei contribuenti? Le amministrazioni comunali, qualora decidessero di aderire al “piano Ciarlini”, dovrebbero spiegare ai propri cittadini il perché di scelte quantomeno discutibili! L’altro aspetto improponibile della vicenda è sicuramente l’aumento di 100euro e più per ogni utente attraverso la bolletta. Proprio a tal proposito nell’incontro svoltosi in prefettura il 23 aprile scorso l’ingegnere Caputi è stato categorico nel dichiarare la sua contrarietà ad ogni forma d’aumento della tariffa concepita al di fuori della legge e dai regolamenti. Va detto che verso indebiti aumenti non giustificati dalla normativa sia il Comitato che le associazioni a tutela dei consumatori presenterebbero ricorsi nelle opportune sedi. Il Comitato “Acqua nostra” invita tutti i cittadini ad aderire al sodalizio che, nato a Celano, sarà esteso a tutta la Marsica al fine di rendere più incisiva l’azione che verrà compiuta per evitare che abusi e camarille di politici che, pur di rimanere aggreppiati ai carrozzoni inutili, vorrebbero ricorrere a strumenti che procurerebbero conseguenze da “Lacrime e sangue” solo per i cittadini e non per chi ha creato e vorrebbe continuare a procurare debiti a non finire da far pagare rigorosamente solo ai cittadini. Per chi vuole far parte del Comitato, è a disposizione un recapito telefonico 3281631495. Allo stesso numero si possono chiedere informazioni sulle attività del Comitato che è apolitico, apartitico e aperto a tutti”.