Avezzano. Alla presenza del sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, del presidente del consiglio di gestione del Cam, Manuela Morgante, e del consiglio di sorveglianza dell’azienda, composto da Alessandro Pierleoni, Felicia Mazzocchi e Antonio Mostacci, si è da poco conclusa la conferenza stampa relativa allo stato di salute del Consorzio Acquedotistico Marsicano.
De Angelis: “a seguito della nomina di questa nuova governance, e in accordo coi sindaci della Marsica, abbiamo deciso di affrontare seriamente il problema. Sono anni che si parla di difficoltà, adesso è il momento di intraprendere azioni decisive per questa società fondamentale per la nostra zona. La nuova governance ha operato all’interno della stessa, attivando operazioni a fronte di una situazione debitoria pesante. Dopo tre, quattro mesi di lavoro intenso e enorme, messo in atto dal consiglio di gestione e quello di sorveglianza, il quadro è chiaro e non é piacevole: un buco di bilancio di circa 13 milioni di euro (dal 2014 al 2016). Ciò ci porta a pensare che l’unica strada da portare avanti, per salvaguardare la società e i suoi dipendenti, sia quella di procedere mediante concordato preventivo. Adesso si apre una fase delicata attorno alla quale i cittadini marsicani devono stringersi. Non aumenteranno le tariffe a carico degli utenti”. Questo, soprattutto, era l’aspetto che interessava i cittadini coinvolti e non addentro alle dinamiche tecnico-giuridiche.
Ha proseguito poi la Morgante: “Nel 2013 il Cam presentò una domanda di concordato in bianco. Questo, di fatto, aveva provocato in me grossi dubbi circa la sua possibilità di far fronte agli impegni. Dopo varie ricerche siamo arrivati a questi dati, ma occorre dire che anche se le cifre sono considerevoli, siamo ancora in fase di controllo. Tra debiti del capitale e quelli non correttamente indicati in bilancio, va verificato. Come CDG il problema principale era quello di fornire il nostro servizio, salvaguardare i 120 dipendenti e poi tutelare la par condicio creditorum. Il Cam é attaccato continuamente e, come professionista, era mio compito prestare massima attenzione anche a questo. Adesso abbiamo un compito arduo ma dobbiamo necessariamente affrontarlo con decisione”.
Pierleoni: “ringrazio il sindaco e il CDG e CDS per l’impegno e la coerenza. Per coloro che voglio il fallimento del Cam, voglio dire che vedo un fallimento della politica, prima di tutto. Quest’ultima deve fare uno sforzo per un’azienda così essenziale”.
“Il Cam è essenziale per la nostra zona, auspico, quindi, solidarietà attorno a questa vicenda. Noi dobbiamo pensare a tenere in vita questa società, al resto penserà la magistratura. Post dimissioni avevo dichiarato che sarei rimasto per completare alcune pratiche e il Cam rientra tra queste. É una causa che ho sposato e che ho voluto portare avanti con coerenza e dedizione”, ha concluso Gabriele De Angelis.
Prosegue, quindi, una vicenda i cui problemi affondano le radici nel passato, attraverso inchieste di vario genere e natura che, al giorno d’oggi, presentano un conto salatissimo. Concordato preventivo o fallimento. Non ci sono altre strade. Federico Falcone