Avezzano. Slow down contro il calo di produzione. All’LFoundry cambia l’assetto lavorativo per far fronte al crollo della domanda che si attesta sul 40 per cento. Azienda e parti sociali hanno ragionato sul da farsi e hanno deciso che ogni lunedì o venerdì per un mese e mezzo, uno “slow down” ossia un rallentamento del lavoro a causa del quale in azienda rimarranno non più di quaranta dipendenti, circa 28 operatori e 15 fab support. I giornalieri, invece, rimarranno a casa fatta eccezione per qualche sperimentazione particolare per la quale servirà il loro supporto. “In base alle previsioni che al momento possono essere fatte, la produzione dovrebbe calare gradualmente in questo periodo”, ha spiegato Rosario Izzo, rsu Fiom-Cgil, “abbiamo richiesto ovviamente di tenerci continuamente aggiornati rispetto alla situazione per comunicare ai dipendenti quello che accade”. Il primo stop partirà oggi. Per quanto riguarda i periodi di ferie azienda e parti sociali, che si sono incontrati ieri mattina per discutere di questa rimodulazione, non verranno modificati. L’azienda, inoltre, ha precisato che per ora la situazione è questa, ma non è escluso che nelle prossime settimane potrebbe variare anche in base alla richiesta del mercato. “Le richieste dei clienti sono scese del 40per cento”, ha confermato Andrea Campione, Fismic, “è il quarto anno consecutivo che nei mesi di settembre ottobre e novembre la produzione si abbassa causa la stagionalità dei prodotti di sensore di immagine. I fermi produttivi in questo caso hanno lo scopo di fare cassa sia attraverso l’utilizzo del contratto di solidarietà e sia sullo stand by dei macchinari. Fino a che i nuovi prodotti non saliranno di consistenza lo stabilimento sarà vittima di questi altalenanti carichi produttivi”.