Capistrello. Vittorio Moretti, di 28 anni, e’ morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto nella galleria della variante di Saint-Oyen, sulla statale 26 del Gran San Bernardo, in Valle d’Aosta. Il fatto e’ avvenuto alle 9.25. L’operaio e’ caduto all’indietro da un’impalcatura alta pochi metri ma con il capo ha picchiato violentemente contro dei tubi ammassati al suolo, riportando un grave trauma cranico. Inutile il tentativo di rianimazione dei medici del 118 giunti sul posto con l’elicottero. Il corpo di Vittorio Moretti era steso al suolo, tra un braccio meccanico cingolato e i tondini d’acciaio che il giovane, da terra, stava aiutando a scaricare in un cantiere sulla strada statale 27 per il Gran San Bernardo, a pochi chilometri dal confine svizzero. L’elicottero del Soccorso alpino valdostano si e’ alzato alle 9.25, subito dopo l’incidente, ma l’intervento dei medici non e’ servito: il trauma cranico, sulla parte posteriore del capo, causato dal violento impatto con il materiale da costruzione e’ risultato fatale. Una decina di colleghi si sono affrettati nel prestare i primi soccorsi e nel pomeriggio sono stati subito ascoltati dagli inquirenti: nessuno di loro, tuttavia, sembra aver assistito all’accaduto. Il giovane abruzzese lavorava per la Lauro Spa di Borgosesia (Vercelli), impegnata nella costruzione della galleria per la variante di Etroubles-Saint Oyen sulla statale 27. Si trovava a terra quanto il braccio meccanico manovrato da un suo collega stava sistemando all’interno del cantiere un carico di tondini di acciaio, prelevandoli dal camion parcheggiato a bordo strada. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato l’impatto con il materiale movimentato a causare la morte dell’operaio, oppure un violento trauma, seguito a una caduta, con dei tubi gia’ posati a terra. Gli ispettori dell’ufficio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Usl hanno messo i sigilli al mezzo cingolato e sequestrato i tondini di acciaio. La salma della vittima e’ stata trasportata all’ospedale del capoluogo valdostano, dove il medico legale accertera’ le esatte cause del decesso. La Procura di Aosta intanto ha aperto un inchiesta sull’incidente; il fascicolo e’ stato affidato al Pm Pasquale Longarini. Indagano i carabinieri e la forestale. “Quella di Vittorio è l’ennesima morte sul lavoro, un fenomeno che affligge il nostro Paese da troppo tempo”, ha spiegato il primo cittadino di Capistrello, Antonino Lusi, “le istituzioni, a tutti i livelli, sono interpellate da questa tragedia senza fine che colpisce profondamente ogni famiglia di Capistrello. I lavoratori e le loro famiglie continuano a pagare un tributo ingiusto e insostenibile agli incidenti sul lavoro di cui sono vittime, in particolare, i nostri giovani, soprattutto quelli che lavorano in Europa e nel mondo. In questo difficile momento tutta la comunità di Capistrello é vicina ai familiari di Vittorio con sentito affetto e cordoglio”. In paese ieri la notizia della morte di Vittorio ha sconvolto gli amici de”Il mio bar” e del bar “Severini”, la mamma Elvezia e i fratelli. I familiari più stretti sono partiti nel pomeriggio per la Valle d’Aosta, mentre la compagna Angela Di Felice, ha coccolato la figlioletta che solo la scorsa settimana è stata festeggiata in paese anche da papà Vittorio. L’amministrazione comunale ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno del funerale.