Avezzano. Sono stati rinviati a giudizio i cinque cacciatori accusati nel 2013 di associazione a delinquere finalizzata al bracconaggio nel parco regionale Sirente Velino. I bracconieri, dal gennaio del 2010 al settembre del 2011, cacciavano specie protette e altri tipi di animali anche all’interno dell’area protetta utilizzando trappole e bocconi avvelenati. Gli uomini della Forestale, però, grazie a delle segnalazioni da parte di altri cacciatori, sono riusciti a scovarli e fermarli. Dalle perquisizioni domestiche sono stati trovati freezer interi pieni di carne, fucili con visori notturni, una carabina calibro 22, un fucile a canne mozze e fucili ad aria compressa e poi coltelli e altri arnesi utilizzati dai cacciatorie addirittura foto di animali appena uccisi. Ieri i cinque indagati, Giuseppe Cesarini, 61 anni, Emilio Angeloni (67), Sergio Angeloni (63), Antonio Macerola (68) e Daniel Ioan Chetan (33) sono stati rinviati a giudizio.