L’Aquila. “La Regione precisa che non vi e’ stata alcuna chiusura della caccia e prende atto del provvedimento del TAR, emanato in un’ottica di estrema prudenzialita’, che comunque non inficia la validita’ del calendario venatorio”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Caccia, Mauro Febbo che interviene in merito al Decreto del Tar che ha accolto la domanda cautelare relativa al ricorso presentato contro il calendario venatorio 2012-2013 dal WWF e dagli Animalisti italiani. “Per quanto riguarda la tutela delle specie SPEC – prosegue Febbo – il calendario, eccezion fatta per le specie quaglia e tortora, ha previsto l’apertura al 30 settembre, attenendosi alle indicazioni della Guida ISPRA. Per il prelievo venatorio nei siti della rete Natura 2000 (SIC e le ZPS, zone particolarmente sensibili), la Regione Abruzzo ha gia’ comunque previsto misure di protezione aggiuntive rispetto al restante territorio regionale. Infine, in relazione al prelievo nelle aree di presenza dell’orso individuate dal PATOM, si sottolinea come il PATOM stesso non escluda l’esercizio dell’attivita’ venatoria ma indichi solo le modalita’ di caccia ritenute incompatibili con la presenza dell’orso: sulla scorta di tali indicazioni la Regione ha seguito un percorso in base al quale ha recepito le indicazioni tecniche formulate ed ha individuato modalita’ di prelievo venatorio compatibili con la presenza dell’orso. Nell’area subequana – precisa Febbo – ricade l’unica ZPS istituita in Abruzzo, ma le limitazioni imposte dal Tar, che ricordiamo essere solo estremamente prudenziali, riguardano anche gli altri siti “sensibili” come le aree di presenza dell’orso e i Sic che insistono sul territorio regionale e sono chiaramente individuati con cartografie pubblicate sul sito della Regione. Siamo sicuri che la validita’ delle scelte operate dalla Regione sara’ verificata nell’udienza del 26 settembre in occasione della quale verra’ dimostrata e documentata l’attenzione prestata ad un tema sensibile come quello del prelievo venatorio nella “regione verde d’Europa”, caratterizzata dalla presenza di specie protette e in alcuni casi uniche come appunto l’orso marsicano. Ad ogni buon conto – conclude Febbo – ci si attiene al decreto TAR ribadendo che non vi e’ stata chiusura della caccia ma sospensione fino al 26 settembre del prelievo delle specie SPEC quaglia e tortora (per le altre specie SPEC, si ripete, era gia’ stabilita l’apertura al 30 settembre) e del prelievo venatorio nei siti della rete “Natura 2000″ (SIC/ZPS) e nelle Aree di presenza dell’orso individuate dal PATOM”.