Bisegna. “E’ di ieri l’annuncio ufficiale della istituzione di una corsa TUA (Sangritana) che effettuerà giornalmente, la tratta che da Roma toccherà i territori interni della nostra provincia, collegando la capitale ai comuni montani del PNALM, fino a Pescocostanzo”, ha dichiarato Donato Buccini, consigliere di Insieme per Bisegna.
Noi di” Insieme per Bisegna” non possiamo tacere l’ennesima delusione, nell’apprendere che la valle del Giovenco è stata esclusa anche da questa iniziativa e non possiamo che Ringraziare Di Pirro ed il Comitato Civico Cittadini e Territorio, per essere l’unica voce fuori dal coro che ha espresso delle critiche per l’esclusione della
Valle del Giovenco.
Ciò che ci lascia increduli, è l’assordante silenzio del Sindaco di Bisegna, che sembra un cultore della tecnica del topo che si finge morto… e già.. perché , questa iniziativa si somma agli annunci dei fondi per un collegamento alternativo fra il Fucino e Pescasseroli, che apre una nuova via che passi per Aschi alto ed esclude Bisegna e
San Sebastiano, che si trovano sul tracciato storico della provinciale, che versa sempre più in uno stato di abbandono.
Mentre la giunta di Bisegna giustifica i fallimenti sul PNRR ,bollandolo come inesistente, altri comuni invece si attivano sui progetti più disparati. Vale la pena ricordare che i comuni che hanno il territorio interamente compreso nel PNALM, sono solo sette ed uno di questi è Bisegna; Vale la pena ricordare che quando fu deliberato il passaggio di Bisegna da zona di protezione esterna, a territorio del PNALM, si presero accordi e si fecero programmi per rivalutare la Stazione di Carrito, lo svincolo autostradale sempre a Carrito e risanare la provinciale 17, per creare nella valle del Giovenco quella che sarebbe dovuto essere la porta di ingresso al PNALM.
A tutto questo non si è mai dato seguito e soprattutto l’attuale maggioranza, ha rinunciato a qualsiasi velleità sullo svincolo autostradale e nessuno ha presentato, su questo punto, schede e progetti da inserire nel PNRR.
La giunta di Bisegna nel frattempo sembra una pro loco, con due paesi che non arrivano a contare 200 residenti, ma hanno ben 6 associazioni 3 delle quali, a vario titolo, riconducibili alla maggioranza e mentre si invitano i vertici regionali alla festa degli alberi, gli altri sindaci si fanno finanziare progetti i cui effetti negativi
ricadranno inevitabilmente sui cittadini di Bisegna e San Sebastiano”.