Avezzano. Non hanno fatto in tempo a gioire per l’attestazione dei treni a Termini che è arrivata la sorpresa. Dal 16 luglio la linea ferroviaria sarà chiusa per lavoro e i pendolari che dovranno recarsi a Roma saranno costretti a salire sui bus sostitutivi. Questi sono i fatti: dagli accordi contrattuali che la Regione Abruzzo ha stipulato con Trenitalia, i pendolari della linea Roma-Pescara hanno finalmente tratto un vantaggio: l’attestazione dei treni alla Stazione Termini sia all’ arrivo che al ritorno. Un avvenimento questo che ha incontrato il favore di tutti noi pendolari che siamo arrivati sfiniti a questo traguardo dopo l’esproprio che l’Alta Velocità ha compiuto ai danni dei nostri percorsi quotidiani. “Il ritorno alla Stazione Termini ci ha cambiato la qualità della vita, ha riconsegnato ad ognuno di noi una maggiore accettazione della nostra condizione di lavoratori pendolari”, hanno raccontato i marsicani che ogni giorno vanno a Roma per lavoro.
“Ebbene, non abbiamo fatto in tempo ad apprezzare tutto questo che è stato annunciato un lungo periodo di stop, circa due mesi , per lavori sulla linea ed è stata predisposta questa soluzione alternativa: autobus che arrivano e ripartono dalla Stazione Tiburtina”, hanno continuato, “il compiacimento per la finalità dei lavori che riguarda certo la nostra sicurezza, non ha potuto esprimersi appieno perché spento dalla preoccupazione che comporta il disagio enorme che sta per avvicinarsi. Ci sembra di stare dentro un film strutturato sul registro del feed-back come quando la moviola torna indietro e rivela le immagini cupe del passato. Ci chiediamo perché la stessa Regione Abruzzo che ha riguadagnato la Stazione Termini non abbia considerato, fra le soluzioni da proporre, il mantenimento dell’approdo, anche di altri mezzi, presso questa stazione, che è la sede più utile e funzionale ai pendolari e che, tra l’altro crediamo, è tanto costata in termini finanziari.
Si porta a conoscenza che, in passato in occasione di guasti sulla linea, gli autobus sostitutivi ci hanno fatto arrivare alla Stazione Termini per il tempo necessario della discesa dal mezzo e che, subito, si è spostato altrove. E’ detto tutto in queste righe: scongiuriamo che si percorra la soluzione degli autobus che si fermano alla Stazione Tiburtina. Chiediamo che chi di competenza risolva la questione con una visione più ampia della storia e soprattutto che sia favorevole a noi pendolari”.