Avezzano. “A fine luglio, a seguito dell’annuncio, da parte del gruppo Burgo Group, di aver positivamente concluso il processo di ristrutturazione del proprio debito, siamo intervenuti per sollecitare le istituzioni ad attivarsi immediatamente per una richiesta di convocazione presso il Mise. Di tutta risposta autorevoli rappresentanti del Comune dichiararono che “era prematuro” farlo in quel periodo e che tale incontro ci sarebbe stato nel mese di settembre”. Lo afferma il coordinatore provinciale del Ncd-Ap, Massimo Verrecchia. “Ebbene – aggiunge Verrecchia – è passato, sia agosto che settembre e quell’incontro ancora non si è tenuto il tutto nello sconcerto dei dipendenti della Cartiera che, avviliti nell’incertezza quotidiana del loro futuro, confidavano in quella risposta e che quindi almeno nel mese di settembre almeno un incontro si tenesse. Cosa si aspetta che a meta ottobre venga assunta la decisione già tutta bella e pronta da parte dell’azienda senza poter minimante concertare perché i tempi poi saranno stretti?
Siamo fiduciosi che la Cartiera ad Avezzano vada incontro ad un nuovo tipo di produzione, quella del cartoncino. Questo potrebbe vedere non solo la Burgo interessata, perché attualmente più solida economicamente, ma comunque far parte di quel processo che potrebbe riassorbire circa 80-90 persone, ma è necessario affrontare, nelle sedi istituzionali, anche altri importanti aspetti non secondari ai fini della tutela occupazionale, come quello del magazzino della Burgo in grado di offrire un supporto logistico molto valido ed utile anche allo stabilimento di Sora in modo da poter mantenere anche il reparto delle taglierine e garantire così anche ad altre 30 unità di personale. Nel prendere atto del costante contatto con l’azienda, del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, riteniamo che anche il comune di Avezzano debba far sentire la propria voce e non limitarsi ad aspettare che qualcuno si decide di convocarli in maniera tardiva”, conclude Verrecchia.