Avezzano. Era stata annunciata dalle previsioni meteo e puntuale è arrivata: la bufera “moscovita” e il gelo non hanno risparmiato la Marsica orientale. La copiosa nevicata, abbattutasi nell’intera giornata di ieri e tuttora in corso, ha paralizzato il Fucino, causando importanti disagi in tutto il comprensorio. Nei Comuni della Marsica orientale, particolarmente colpiti dalla bufera, sono state diverse le segnalazioni alle amministrazioni locali, ai vigili del fuoco e alla polizia stradale, per i disagi alla circolazione pedonale e veicolare derivanti dall’abbondante nevicata. A causa delle avverse condizioni meteo, alcuni improvvidi automobilisti sono rimasti bloccati, per alcune terribili ore, a Forme (Massa d’Albe), a Camporotondo (Cappadocia) e lungo la “ss 83 Marsicana”, tra i Comuni di Gioia dei Marsi e Pescasseroli. Solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco, prontamente accorsi sul luogo, la sede stradale è stata liberata, per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza del traffico veicolare. Non risultano, fortunatamente in nessuno dei casi, danni alle persone coinvolte. Ancora chiuso al traffico veicolare il tratto autostradale della A25 Pescina – Cocullo e il casello autostradale di Magliano de’ Marsi, mentre è stato riaperto il tratto autostradale della A25 Avezzano – Roma, con l’esclusione dei mezzi pesanti. Il rischio maggiore nelle prossime ore è costituito dal ghiaccio, favorito dalle incessanti e tremende raffiche di vento gelido, sia in montagna che in pianura. Nonostante la pericolosa criticità, sono in azione pochi mezzi spazzaneve e spargisale (della Provincia aquilana e dei Comuni), per tenere pulita l’immensa rete stradale marsicana. Una vera e propria emergenza sociale, quindi, accompagnerà l’arrivo del nuovo anno. La marcia incontrastata del “generale inverno” proseguirà fino al 2015 e, con essa, il grande freddo. L’abruzzese forte e gentile si prepara a chiudere l’anno e a ricominciarne uno nuovo, dunque, resistendo alle avversità, anche a quelle metereologiche, come ha sempre saputo fare. Antonio Salvi