Avezzano. In questi giorni si sta discutendo molto del futuro della cooperativa Scav che gestisce il trasporto pubblico locale in città. Sulla vicenda è intervenuto anche il centro giuridico del cittadino inviando una lettera la sindaco, Gabriele De Angelis, e all’assessore Felicia Mazzocchi e puntando il dito contro la gestione dei bus. “Triste epilogo di un’esperienza decennale quella della Cooperativa Scav la società partecipata che si occupa del trasporto pubblico ad Avezzano, il problema è prioritario per la nostra città se veramente vogliamo cambiare anche qualità della vita”, ha spiegato Augusto Di Bastiano, responsabile del centro giuridico in una nota, “meno auto e più servizi, meno auto è più biciclette, Avezzano ha un solo Taxi, apprezzabile quanto chiede il consigliere Carpineta, ma altrettanto chiara e netta la risposta dell’assessore Mazzocchi. Il problema è improrogabile, ignorato per anni, da tutti i livelli politici del territorio da maggioranze e da opposizioni il problema torna alla luce dei riflettori e le dichiarazioni sia della Mazzocchi sia del vice sindaco Cipollone le considero una buona base di partenza per una discussioni proficua.
Il rimettere in corsa la Scav vuol dire rivedere i flussi veicolari della città, il piano traffico ,fare in modo che i nostri ragazzi possano andare a scuola con l’autobus, fare in modo che l’autobus non sia solamente un collegamento San Nicola – via Napoli – ospedale. I treni persi con la regione non si recuperano, ma possiamo recuperare nel programmare un servizio nuovo in città,un percorso veniva tracciato nel piano traffico attuato dal sindaco Floris con il collegamenti oltre che trasversale della città anche di un collegamento circolare che univa i quartieri. Va rivisitata tutta l’invadenza delle società di trasporto che entrano in città che, di fatto, fanno servizio urbano dimenticando che il loro servizio è extraurbano. Quel piano traffico poteva essere ottima base di partenza per una viabilità moderna per la nostra città ,ma pezzo pezzo è stato smantellato tornando perfino indietro perfino a quanto fece l’architetto Coatiti anni novanta con assessore Anselmo Paciotti. I trasporti interni della città hanno avuto un arretramento, anzi sono un disastro, sono inesistenti e non c’è nulla di meglio che ripartire da zero”.