La siepe è una struttura vegetale artificiale creata dall’intervento umano, il cui scopo principale è quello di svolgere il compito di barriera delimitante. Tipicamente viene adoperata non soltanto per recintare e ornare giardini, ma anche l’ambiente urbano, le zone industriali e, di recente, le aree destinate all’agricoltura intensiva che, in virtù dei metodi di coltivazione adottati, hanno subito un forte degrado sia dal punto di vista estetico sia per la qualità del terreno, che si è notevolmente impoverito.
In passato le siepi agresti erano molto diffuse perché aiutavano a drenare il suolo dai fertilizzanti e dalle sostanze inquinanti e fornivano una barriera naturale contro il vento, mantenendo così il giusto livello di umidità nel terreno; le radici delle siepi che delimitavano i canali di irrigazione, inoltre, contribuivano alla depurazione dell’acqua che vi scorreva.
Decenni di agricoltura intensiva hanno incrementato le problematiche di siccità visto che l’eliminazione dei canali di irrigazione in favore delle tubazioni sotterranee ha interrotto il naturale ciclo dell’acqua, per non parlare del massiccio uso di pesticidi e fertilizzanti poi, che hanno saturato i terreni impoverendoli considerevolmente. Di conseguenza molte nazioni, nell’ottica di un ritorno ai metodi di agricoltura tradizionali, le stanno lentamente reintroducendo.
In ambito prettamente domestico, invece, la siepe è un elemento che contribuisce sia all’estetica sia alla salute del giardino, in quanto costituisce un ecosistema a sé di grande valore.
Le diverse varietà di piante da siepe
Le piante più adatte a svolgere il ruolo di siepe sono gli alberi e gli arbusti, ma le varietà sono decisamente numerose e alcune sono più adatte di altre a svolgere determinati ruoli. Sulla scelta del tipo di vegetale da piantare incide soprattutto il tipo di struttura che si intende creare, nonché altri fattori, come per esempio la sua altezza massima e la densità della chioma.
Alcune tra le varietà più diffuse sono il Cipresso di Leyland, il Cipresso Calvo, il Ligustro, la Photinia, il Bosso, il Gelsomino, l’Agrifoglio, l’Agazzino, il Lauroceraso, l’Alloro, il Pitosforo, il Mirto, il Crespino, la Lonicera, il Carpino o Faggio da siepe, il Cotonastro, la Spirea, il Tasso e l’Ibisco da siepe, ma ne esistono molte altre meno note, che vengono usate in contesti particolari.
Quelle più adatte al ruolo di barriera delimitante sono soprattutto il Ligustro, i diversi tipi di Cipresso, il Lauroceraso e il Bosso; quest’ultimo però, insieme al Ligustro e al Cipresso, ha un ruolo preminente anche in ambito decorativo come vedremo nel prossimo paragrafo.
La scelta della pianta in base alle strutture da creare
La scelta del tipo di pianta da siepe è subordinata a diversi fattori, a cominciare dalla latitudine e dal clima della zona in cui va piantata; alcune, infatti, sono più resistenti di altre alle basse temperature, determinate varietà si adattano più facilmente ai terreni calcarei mentre altre no.
Poi ci sono le caratteristiche specifiche che riguardano il ciclo vitale della pianta: alcune varietà sono sempreverdi e altre no, alcune fioriscono in determinate stagioni e altre si limitano a produrre soltanto piccoli frutti; a volte, invece, la scelta si basa su alcune caratteristiche peculiari, come nel caso del Gelsomino che ha la caratteristica di diffondere un gradevole profumo.
L’Agazzino, invece, è la scelta migliore per chi desidera creare una barriera difensiva e impenetrabile; questo arbusto appartiene alla famiglia delle Rosacee infatti, ed è caratterizzato da rami resistenti e ricoperti di piccole spine. Se invece la barriera deve essere particolarmente alta, allora è preferibile orientarsi verso le varietà arboree, come il Cipresso di Leyland.
Nell’ottica puramente decorativa invece, come nel caso dell’Arte Topiaria, le varietà migliori sono il Tasso, l’Alloro, il Bosso, il Ligustro e il Cipresso. Il Bosso, in particolare, in tutte le sue varietà, è una delle piante più apprezzate per la creazione di elementi decorativi nei giardini; grazie alla compattezza della sua chioma, infatti, questo arbusto può essere letteralmente scolpito in una grande varietà di forme.
Cura e manutenzione delle siepi
Una volta piantata, la siepe va regolarmente curata sia per mantenerla vitale sia per contrastare la crescita libera dei rami, che darebbero alla chioma un aspetto asimmetrico e disordinato.
La potatura mediante gli opportuni attrezzi, quindi, è uno degli interventi più importanti; su internet si possono trovare numerosi siti che mostrano le attrezzature migliori. se la siepe da curare è particolarmente alta, invece, è consigliabile acquistare uno dei migliori tagliasiepi telescopici disponibili sul mercato, al fine di velocizzare e facilitare il lavoro.
Alcune varietà di piante, inoltre, richiedono l’uso di fertilizzanti in determinati periodi dell’anno; in alcuni casi può essere necessario usare anche prodotti specifici per contrastare l’azione di parassiti e funghi.