Avezzano. Botte minacce e violenza in casa anche per delle sciocchezze. La costringeva a prostituirsi per pagargli la droga e la malmenava dopo scenate di gelosia. E’ questa l’accusa nei confronti di Luigi Antidormi, celanese di 33 anni con diverse accuse a suo carico tra cui quella dell’omicidio del 15enne Marco Zaurrini investito a maggio del 2015. E’ stato sottoposto con un provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Avezzano Francesca Proietti al divieto di avvicinamento di 100 metri alla sua ex e alla sua famiglia. In una occasione sarebbe stata picchiata soltanto perché aveva deciso di sedersi su una sedia anziché sul divano alla presenza di un ospite in casa, accusata di averlo fatto per provocare l’ospite mettendosi in mostra.
Secondo quanto riferito dalla parte offesa, le aggressioni subite erano state numerose tanto da non essere in grado di collocarle in ordine cronologico. “Se non facevo quello che lui mi diceva”, ha raccontato la donna nella denuncia ai carabinieri, “mi avrebbe ammazzato. Mi costringeva ad assistere mentre fumava il crack, sempre sotto minaccia, affermando che se non avessi obbedito mi avrebbe ucciso, ricattandomi e chiamando in causa i miei figli”. Secondo quanto affermato dalla donna, il celanese faceva leva sulla possibilità che le venisse tolto l’affidamento dei bambini insinuando che lei facesse uso di sostanze stupefacenti. Gli episodi e le circostanze dovranno essere verificate dagli inquirenti. Per ora Antidormi, assistito dagli avvocati Luca e Pasquale Motta e che è in attesa di processo per diversi reati e per diversi episodi, dovrà rispondere anche di maltrattamenti, lesioni e minacce.