Scurcola. Una lite tra due macellai e un fruttivendolo per la vendita di due conigli finisce in rissa. L’episodio è avvenuto a Scurcola Marsicana dove tra i tre commercianti è scoppiata una vera e propria rissa che ha comportato un rinvio a giudizio per tutti. Alla fine sono stati assolti dal giudice dopo essersi riappacificati prima dell’udienza. Alla base della lite ci sarebbe una presunta esclusiva nella vendita della carne. Tutto è cominciato quando il fruttivendolo ha tirato fuori due conigli per la vendita, con tanto di avviso alla clientela e relativa offerta. Quando i macellai, vicini di serranda, si sono accorti dell’annuncio non ci hanno visto più e sono andati su tutte le furie temendo la concorrenza – a loro avviso sleale – del negozio di frutta e verdura. Così è cominciata una prima discussione con l’invito a ritirare la vendita dei conigli. Un appello finito nel vuoto che ha reso la situazione incandescente. E’ bastato poco per far scoppiare la rissa. Dalle parole, infatti, i tre commercianti sono passati ai fatti e se le sono date di santa ragione, fino a essere costretti alle cure mediche in pronto soccorso. Sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini sull’accaduto e aperto d’ufficio un procedimento, oltre alle querele di parte. La vicenda è finita in tribunale ma prima dell’udienza un ravvedimento delle parti, difese dagli avvocati Giovanni Marcangeli e Antonio Pascale, ha portato a ritirare le reciproche denunce. A quel punto il giudice ha deciso di assolvere i tre negozianti.