Tagliacozzo. Un “ping pong” di comunicati stampa, di attacchi e difese, tra l’ex sindaco Maurizio Di MarcoTesta e l’attuale primo cittadino Vincenzo Giovagnorio. Un’intervista che non è passata inosservata, quella rilasciata dal leader di Prospettiva Futura e che ha creato nell’opposizione un forte reazione. Dopo l’ultima risposta di Giovagnorio all’ex sindaco, nella quale si ribatteva con vena pungente punto per punto i reclami del leader de “Il Paese che Vorrei”, Di Marco Testa risponde nuovamente al sindaco in un comunicato stampa:
“Ribadisco a gran voce che l’intervista del sindaco Giovagnorio e la successiva replica sono un film già visto, sempre lo stesso copione … come un giocoliere lancia in aria parole, ma non risponde ai punti contestati con fatti concreti”, scrive l’ex primo cittadino, “mi accusa di aver fatto gli interessi di pochi, mentre lui è l’unico che sta lavorando per la comunità, disinteressato e onesto. Trovo che certe affermazioni siano false, ipocrite, piene di cattiveria, ancora di più, lo sono quando le stesse sono pronunciate proprio da colui che rappresenta un’Istituzione e che indossa la fascia tricolore. Forse, nei dieci anni in cui sedeva sui banchi dell’opposizione il sig. Giovagnorio era troppo distratto o occupato a organizzare la logistica e gli eventi per i locali di Avezzano e quindi non dobbiamo meravigliarci se non si è accorto di quello che accadeva a Tagliacozzo”. Continua, “Per contro, il nostro sindaco non perde occasione per evidenziare il proprio bagaglio culturale, come se il valore di un amministratore si potesse misurare in base ai titoli. Allora per rispetto dei tantissimi giovani che hanno passato anni sui libri, una volta per tutte sgombriamo il campo da ogni equivoco, e lo invito a pubblicare il diploma di laurea, a conferma di tanta cultura.
Sottoscrive, Di MarcoTesta, “Io, dal mio canto, sono sempre stato una persona del fare e l’ho dimostrato nell’arco della mia vita. Sono 36 anni che servo fedelmente lo Stato. In tutte le vicende che mi hanno riguardato, mi sono sempre reso disponibile per fornire ogni chiarimento utile alla vicenda. Il ruolo degli avversari non è quello di esprimere pareri e condanne, sputando veleno, come se denigrare l’altrui operato fosse l’unico argomento. Non spetta al Sindaco emettere sentenze. Lasciamo le stesse all’autorità giudiziarie preposte. La campagna elettorale è terminata, non bisogna perdere di vista che il ruolo del primo cittadino è quello di compattare la comunità e non sgretolarla. Per fare questo occorrono forte senso di responsabilità e una grande dote di umiltà. Valori che ancora una volta sembrano mancare”.
Afferma con veemenza il consigliere d’opposizione, “Sempre in nome della trasparenza perché non pubblichiamo gli importi degli stipendi percepiti dal sig. Giovagnorio nella qualità di Consigliere e nella qualità di Sindaco in maniera tale che la nostra comunità possa fare un raffronto e verificare se effettivamente sta rinunciando a qualcosa, visto che si tratta sempre di soldi pubblici? Rivendico, ancora una volta, il finanziamento relativo al Masterplain e sfido chi sostiene il contrario pubblicare la data in cui il Governatore D’Alfonso lo ha presentato ufficialmente a L’Aquila, alla presenza di tutti i Sindaci. Silenzio in merito alle azioni da intraprendere per la difesa dell’Ospedale Umberto I. Silenzio in merito all’intitolazione della strada allo statista Giorgio Almirante.
In conclusione, “posso dire che è vero, la corrente azione amministrativa assolutamente non corrisponde a “ Il Paese che Vorrei”, ma assomiglia piuttosto all’opera di un regista che, con la macchina da ripresa, fa una panoramica tutta personale, raccontando verità che non sono verità, distorcendo e intrecciando fatti luoghi e persone. Sembra di assistere ad una rappresentazione dove vanno di scena balletti, spettacoli, sfilate e chiaramente fiori, tanti fiori. Non nascondo il mio disappunto nel dovermi scontrare con avversari scorretti e manipolatori, ma per il momento, cari cittadini, non ci resta che sedere in prima fila con i pop corn e goderci lo spettacolo e che abbia vita il Circo”.