Avezzano. “Leggendo le rampogne del consigliere Di Berardino, ho avuto l’impressione che egli sia convinto che abbia iniziato io la diatriba. E’ vero l’opposto: è stato lui ad aggredirmi per essere stato eletto, al posto di uno dei suoi sodali, nella commissione Statuto e Regolamento, tacciandomi di essere asservito alla maggioranza”. E’ quanto afferma il consigliere di minoranza Leonardo Casciere in replica al collega di banchi in consiglio Domenico Di Berardino. “Abituato a gestire il potere”, dichiara Casciere, “il consigliere non ha tollerato la mia risposta, per cui, dando in escandescenze, ha pronunciato parole forti nei miei confronti. Prescindendo dal fatto che la lettura delle accuse del Di è per me “una vacanza mentale”, è doveroso che ricordi lui che la ricerca del potere e dei potenti non mi appartiene, contrariamente ad altri. E’ sotto gli occhi di tutti sia la mia vita, che quella di altri e ognuno ne potrà trarre le conseguenti deduzioni”.
“E’ sorprendente”, aggiunge, “che il nostro si sia offeso per averlo identificato quale novello Sancho Panza, dal momento che la figura, creata da Miguel de Cervantes, rappresenta, secondo vari intellettuali, tra i quali Kafka e D’Annunzio, l’equilibrio e la saggezza difronte alla simpatica follia di Don Chisciotte. Tralasciando le facezie personalistiche”, conclude, “sono ancora in attesa delle risposte alle domande poste all’ex Presidente del Consiglio Comunale di Avezzano, circa il mancato funzionamento della Commissione e il mancato controllo della stessa per i lunghi 5 anni di amministrazione cittadina. A questi quesiti bisogna rispondere e rendere conto ai cittadini del lassismo imperante che ha connotato il suo mandato in ordine alla modifica statutaria e regolamentare. Il mancato rinnovamento dei due atti fondamentali del Comune ha posto ostacoli al funzionamento e ammodernamento della Cosa Pubblica, come tutti, purtroppo, stiamo constatando”.