Massa d’Albe. Non si placa la polemica tra l’ex sindaco, Giancarlo Porrini, e i consiglieri Giovanni Di Carlo, Luca Filauri, Giustino Martorelli, Giuseppe Cofini e Graziella Rubeo, dopo la caduta dell’amministrazione comunale per la mancata approvazione del bilancio e le dimissioni del primo cittadino. “Nel goffo e patetico tentativo di giustificare il proprio fallimento politico e istituzionale, l’ex sindaco di Massa accusa a vario titolo i quattro consiglieri della sua stessa maggioranza e un consigliere di minoranza”, hanno commentato i cinque, “Porrini è stato eletto nel giugno 2015 con i consiglieri Di Carlo, Filauri, Martorelli, Cofini, Alessandro Ercole, Cesidio Cardilli, Gianluca Santucci, vennero poi eletti in opposizione Enrico Carattoli, Luca Panunzi e la Rubeo per la lista”.
“Nell’ottobre 2016”, hanno continuato, “a seguito della riluttanza del consiglio a riconfermare la nomina del segretario comunale Cesidio Falcone, fatto che ha portato l’allora vicesindaco Di Carlo a rimettere le dimissioni, il primo cittadino, entrato in collisione con quattro su sette consiglieri della sua maggioranza, in spregio della volontà dei propri elettori, ha nominato suo vice il consigliere di minoranza Carattoli”. Secondo i consiglieri: “le doverose dimissioni di un sindaco, privo della maggioranza, sarebbero dovute avvenire prima del 24 febbraio, per permettere un brevissimo commissariamento dell’ente e quindi il vaglio elettorale nel mese di giugno, mentre, l’incompetenza istituzionale e la caparbietà antidemocratica, hanno fatto slittare il tutto di oltre un anno. Per quanto compete il ruolo dei consiglieri chiamati in causa, sappiamo di aver lavorato alacremente, di aver rispettato il proprio mandato, comunicando costantemente ai cittadini l’ operato, tanto da non aver nulla da giustificare o di cui si debba fare emenda”.