Celano. “Su Borgo Ottomila bisogna passare dalle parole ai fatti, per questo, serve un’azione diretta della Regione Abruzzo anche in considerazione della inerzia del Comune”.
Questo quanto auspicano Angela Marcanio ed Ermanno Natalini a margine di un incontro con gli abitanti della frazione di Borgo Ottomila nel comune di Celano. “Nei giorni scorsi” hanno reso noto, “abbiamo incontrato una delegazione di residenti ormai esasperati per le gravissime condizioni di abbandono in cui versa il borgo e con loro abbiamo condiviso il bisogno di trovare le necessarie convergenze per dare soluzioni alle problematiche ormai note e strutturali”.
INTERVENTO DI REGIONE E ATER. Secondo Marcanio e Natalini “Si deve ripartire da un punto fermo: quello del riconoscimento delle proprietà degli immobili. Dai residenti è arrivata unanime, l’esigenza di avere chiaro quale è l’istituzione preposta con cui dialogare per avviare le pratiche dell’acquisto dell’abitazione. La legge regionale del maggio 2000, la numero 91, non ha prodotto gli effetti sperati, infatti, non si è mai concretizzato per problemi oggettivi, il passaggio dei 110 fabbricati dell’ex ARSSA, al Comune di Celano. Per questi motivi la Regione deve attuare sia, una modifica normativa che consenta di superare l’attuale fase di stallo del trasferimento del patrimonio immobiliare di borgo Ottomila, sia finanziare con le necessarie risorse economiche per consentire un capillare intervento di risanamento dell’intera area. Al fine di dare le risposte che i residenti attendono da anni, inoltre, si potrebbero trovare le giuste intese anche con l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (Ater) quale ente strumentale della regione e per la sua natura di gestore del patrimonio edilizio pubblico in modo da dare impulso e continuità ad una programmazione organica di recupero”.
ZERO INVESTIMENTI E ACCESSO A BONUS EDILIZI E AGEVOLAZIONI. “La totalità dei residenti”, continuano Marcanio e Natalini “ha già investito soldi propri per manutenzioni straordinarie in queste abitazioni anche nella condizione di incertezza legislativa che si è generata e questo, è un aspetto da tenere in seria considerazione. Inoltre, questa situazione non ha consentito a nessun residente di accedere alle agevolazioni e ai bonus edilizi come ad esempio il 110, proprio perché non hanno potuto dimostrare i requisiti di accesso richiesti alle misure. È evidente che questo stato di cose pregiudica sia l’intero patrimonio edilizio, con un progressivo processo di degrado, sia genera un costante abbandono da parte dei residenti del borgo stesso”.
MANCANZA DI SERVIZI E TRASPORTO PUBBLICO. Durante l’incontro sono emerse anche ulteriori criticità come, ad esempio, la totale assenza di manutenzione ordinaria degli spazi pubblici, immobili a forte pericolo crollo, fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e la mancanza di un adatto servizio di collegamento di autobus della società TUA, poche corse dedicate agli studenti e l’inadeguatezza dell’intero servizio a copertura delle principali fasce orarie con i centri maggiori come Celano e Avezzano.
SERVE CONCRETEZZA . “La vicenda che investe i residenti di borgo Ottomila va affrontata con concretezza e determinazione” hanno concluso Marcanio e Natalini “con loro abbiamo condiviso la necessità di tenere alta l’attenzione sulle problematiche emerse, unitamente al nostro impegno di ricercare e sollecitare le necessarie convergenze politiche ed istituzionali utili a determinare la ricerca e la messa in pratica delle soluzioni migliori”.
I NUMERI E LA LEGGE REGIONALE.Su un totale di 165 immobili, 55 sono di proprietà privata e 110 sono di proprietà dell’Ente regionale di sviluppo agricolo per i quali la legge regionale 91 del 2000 ha previsto: la cessione gratuita al Comune di Celano dell’intera superficie di Borgo 8000, compresi i fabbricati, i terreni e le strade. Questo passaggio, ad oggi, non è stato ancora concretizzato.