Celano. Molti cittadini si sono visti arrivare a casa personale incaricato da una ditta privata che avrebbe vinto la gara indetta dal CAM per l’installazione dei contatori, per effettuare un sopralluogo sullo stato dell’utenza, rilasciando ai cittadini un bollettino postale già compilato dell’importo di 55 euro. Sulla vicenda interviene con una lettera che riportiamo integralmente il consigliere comunale di Celano, Giuseppe Cleofe.
“Se il cittadino non consentiva il sopralluogo o non veniva trovato, allo stesso, è stato rilasciato un invito a mettersi in contatto con il CAM e, qualora non avesse consentito l’installazione del contatore avrebbe pagato il doppio dell’importo forfetario, pari all’incirca ad € 360,00 all’anno. Fatto questo che a mio avviso rappresenta una velata minaccia. Dopo alcuni giorni in cui si sono verificati detti sopralluoghi la situazione è divenuta preoccupante, tanto da indurre le forze politiche, prima di opposizione e poi di maggioranza ad effettuare delle assemblee pubbliche alla presenza dei dirigenti del CAM per fornire ai cittadini le giuste risposte sul problema. Io ho partecipato come cittadino di Celano, tanto all’assemblea indetta dai consiglieri di opposizione, quanto a quella indetta dall’Amministrazione comunale. Le risposte fornite dai tecnici non hanno però per nulla riassicurato i cittadini ed eliminato i tanti dubbi ancora esistenti, tanto che il Sindaco durante l’assemblea, nel recepire la proposta di sospensione dei lavori d’installazione, avanzata dal sottoscritto e da molti altri cittadini, decise anche d’inviare un esposto alla Procura della repubblica come forma di tutela per gli utenti, chiedo, è stata inoltrata?
Il sindaco, tramite affissione di manifesti e su un articolo pubblicato sul Piccolo Marsicano del 4 Novembre 2012 informava la cittadinanza della convocazione di una nuova assemblea pubblica da tenersi il 9 Novembre, alle ore 18,00 all’Auditorim Fermi. L’assemblea indetta per fare piena luce sull’accaduto e sul da farsi per il prosieguo dei lavori è stata dall’Amministrazione comunale annullata, senza alcuna giustificazione.
Il Sindaco, con notevole ritardo si è accordo della mancata informazione e vi ha momentaneamente posto rimedio con la sospensione, ma ciò non basta e spiego il perché, oltre alle motivazioni che hanno ad oggi causato questo enorme scontento trai i cittadini di Celano.
L’assemblea consortile, ATO 2 Marsicano, con la deliberazione n. 3 del 18 Maggio 2010, nella quale erano assenti undici Sindaci su trentaquattro in totale, fra i quali il nostro Sindaco, ha deliberato l’articolazione tariffaria per gli esercizi dal 2010 al 2026 e le linee guida per il completamento dell’installazione dei contatori alle utenze ancora sprovviste.
La delibera di cui sopra al punto 1 riportava espressamente: comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza.
Queste comunicazioni ed informazioni per l’installazione dei contatori, secondo quanto riportato in delibera dovevano essere effettuate dai sindaci, tanto che il Commissario dell’ATO, Ing. Pierluigi Caputi s’impegnò a reperire la somma di € 15.000,00 per l’attività di comunicazione ai cittadini, da effettuarsi da parte dei Sindaci e degli amministratori dei Comuni, i quali venivano invitati a redigere in collaborazione con l’Ente gestore una strategia di comunicazione. Il Comune di Celano alla luce di quanto sopra scritto e riportato nella delibera dell’ATO 2 del 18 Maggio 2010 avrebbe dovuto attivarsi con tempo per informare i cittadini sulle modalità d’installazione dei contatori, sulle tariffe da applicare per i consumi per uso domestico, commerciale, artigianale, agricolo ecc, e sulla tariffa minima da applicare, in modo che ogni cittadino avrebbe potuto valutare prima dell’installazione del contatore il suo probabile consumo. Inoltre, Celano essendo territorio ricco, per fortuna di acqua, anche se di proprietà del demanio, poteva avere un riconoscimento sull’applicazione della tariffa idrica, considerando che molte delle nostre utenze sono alimentate a caduta, quindi, con bassi consumi di energia elettrica, che rappresenta per il CAM, Ente gestore l’importo di costo più considerevole. Infatti nel 2011 il consumo di energia elettrica del CAM rilevato dal conto economico è stato di € 5.792.772,00.
Quindi, il Sindaco del Comune di Celano, alla luce delle considerazioni fatte, se fosse stato presente all’assemblea dell’ATO 2 del 18-05-2010 avrebbe dovuto richiedere quanto meno una riduzione della tariffa per tutte le nostre utenze, di qualunque tipo e chiedere che l’installazione dei contatori fosse a titolo gratuito e solo per le utenze sprovviste.
In ogni caso, dopo le assemblee svolte, la giusta presa di posizione del Sindaco, i cittadini di Celano si sono visti recapitare apposita comunicazione informativa in risposta ai quesiti posti in cui si è ribadito:
– che l’acqua è del demanio, cosa ritengo mai messa in discussione da nessuno;
– il perché bisogna installare i contatori, ma non si spiega come si è arrivati alla determinazione della tariffa, che per Celano poteva e doveva essere inferiore per le considerazioni sopra fatte;
– il raddoppio della tariffa forfetaria a coloro che rifiutassero l’installazione;
– il costo di € 55,00 riguarda soltanto l’installazione poiché il contatore è di proprietà del CAM;
– Il vecchio contatore va cambiato se non risponde alle norme vigenti di settore, da verificare mediante sopralluogo, nulla si dice però per coloro che senza tale verifica l’hanno già rimosso e pagato anche l’importo di € 55,00 per l’installazione, oltre alla predisposizione del lavoro idraulico necessario e prescritto dal personale incaricato prima che il Comune decidesse l’attuale sospensione.
Insomma, non mi dilungo di più, ritengo che la comunicazione pervenuta non abbia fatto chiarezza, ha soltanto ribadito quanto riportato nella famosa delibera dell’ATO 2 del 18 Maggio 2010.
Non vorrei però che si generasse l’equivoco di pensare che lo scrivente è contro l’installazione dei contatori, sono consapevole e concorde all’installazione, nella tutela però dei nostri concittadini.
Con le tariffe attuali deliberate se si ipotizza un consumo domestico fino a 200 mc. all’anno, ovvero litri 200.000, corrispondenti a litri 548 al giorno circa, una famiglia verrebbe a pagare circa € 240,00 a fronte dell’importo forfetario di oggi di € 170,00. Non parliamo poi delle utenze per altri usi, per esempio commerciali che subirebbero un notevole aumento. Dopo aver fornito alcuni elementi di riflessione, propongo al Sindaco ed all’Amministrazione attiva quanto segue:
1) sospendere l’installazione dei contatori a Celano fino a quando l’ATO non avrà rideliberato, su espressa richiesta del Sindaco, tariffe inferiori per le nostre utenze, per tutte le ragioni sopra elencate;
2) che l’ATO 2 nel rideliberare le tariffe idriche tenga conto dei 50 litri al giorno che vanno riconosciuti a titolo gratuito ad ogni individuo, come stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità e come riferito già dal Piccolo Marsicano del 18 Novembre 2012, la norma è stata già inserita nella legge di riordino del ciclo integrato delle acque da parte della Regione Abruzzo;
3) convocare apposito consiglio comunale straordinario per discutere, alla luce dei numerosi quesiti posti dai nostri concittadini, le proposte da portare in sede di richiesta di modifica della delibera dell’ATO 2 sopra citata.
Anche se ritengo di avere abusato molto della Vostra cordialità, egregio corrispondente, è necessario che faccia alcune considerazione sui rapporti tra il CAM ed il Comune di Celano per quanto riguarda gli impegni reciproci assunti.
La gestione del servizio idrico è stata affidata dall’Ente d’Ambito n. 2 al CAM, per i Comuni soci, con convenzione stipulata il giorno otto Gennaio 2007 ed all’articolo 29 recita testualmente che si risolverà di diritto in caso di fallimento o di scioglimento del soggetto gestore, ovvero del CAM S.p.A.. Il Comune di Celano non essendo socio del CAM gli ha affidato la gestione del servizio idrico integrato dal primo Aprile 2007, con apposita convenzione stipulata il 23 Febbraio 2007, alla presenza anche del rappresentante dell’ATO 2 Marsicano. Al punto C della convenzione testualmente è scritto che: al Comune saranno rimborsate le rate dei mutui assunti per la realizzazione delle opere riguardanti il servizio idrico integrato per un importo annuo quantificato provvisoriamente in € 358.047,61, concordemente si stabilisce che il rimborso annuale che il CAM deve effettuare è di € 340.000,00.
Purtroppo il rimborso annuale di cui sopra non è stato effettuato come da convenzione, ma non ripeto quanto già scritto in proposito, riferisco ché lo scrivente in qualità di primo firmatario, insieme ai colleghi consiglieri comunali d’opposizione ha presentato in data 18 Giugno 2010 un’interpellanza al Sindaco poiché il credito verso il CAM era di € 620.000,00 ed in data otto Ottobre 2010 un’interrogazione scritta poiché il credito era diventato di € 819.845,65.
Nonostante l’impegno del CAM a saldare il dovuto in modo rateizzato assunto in data 16 Aprile 2011, il pagamento dell’arretrato non è stato ancora versato.
Di tutta la problematica è stata informata con apposita nota anche la Corte del Conti, con RR del 31-01-2012. Il Sindaco dopo tante sollecitazioni a riscuotere e sopra brevemente citate, in data 25 Gennaio 2012 dal legale del Comune faceva presentare al Tribunale di Avezzano ricorso per Decreto Ingiuntivo nei confronti del CAM S.p.A. per il pagamento della somma di € 978.963,27, importo non comprendente il rimborso dei mutui del 2012, pari ad € 340.000,00.
Il CAM per tutta risposta, anziché pagare il dovuto, presentava in data 6 Aprile 2012 atto di citazione in opposizione ad Decreto Ingiuntivo emesso dal Comune di Celano.
La domanda che tutti ci poniamo è la seguente: può il Comune di Celano continuare a far gestire la distribuzione idrica al CAM, il quale pur riconoscendo il debito, presenta un ricorso meramente dilatorio? Al Sindaco la dovuta risposta a tutti i cittadini di Celano.
Alla luce di quanto sopra evidenziato, perché non valutiamo insieme la possibilità di associarci con atri comuni interessati alla gestione del servizio idrico e procedere alla costituzione di una nuova società?
Il CAM purtroppo non può onorare il pagamento al comune di Celano perché ha una situazione finanziaria molto critica, cito qualche dato circa i debiti evidenziati nei vari bilanci d’esercizio:
ANNO DEBITI TOTALI CREDITI UTILE CIVILE D’ESERCIZIO
2009 38.022.282,00 27.794.945,00 11.605,00
2010 41.580.952,00 25.518.455,00 5.365,00
2011 51.266.430,00 28.529.311,00 2.003,00
Come si evidenzia dai dati, il CAM negli ultimi tre anni ha subito un aumentato dei debiti, a fronte di una diminuzione dei crediti e dell’utile civile d’esercizio, che è quasi uguale a zero nel 2011. Il CAM, quindi è sull’orlo di una liquidazione ordinaria, cosa saggia, altrimenti esistono i presupposti per la richiesta di fallimento da parte dell’Ente stesso o da parte dei creditori, fra cui il Comune di Celano. Già il Sindaco di Aielli nell’articolo apparso sul Centro del 12 Novembre 2012 chiedeva che l’Ente fosse commissariato. Concludo con una riflessione non certo piacevole, da articoli di stampa recenti pare che la soluzione alla crisi finanziaria sia l’adozione da parte del CAM di un sistema d’amministrazione diverso, non più quello ordinario o monistico, ma quello dualistico.
Ciò per pura informazione comporta la nomina di altro organismo, il Consiglio di sorveglianza che approva il bilancio, il consiglio di gestione che sostituisce il consiglio d’amministrazione e l’assemblea dei soci che decide sulla distribuzione degli utili d’esercizio che non ci sono mai stati. Avremmo quindi un organismo in più, con l’aggravante che i Sindaci dei comuni soci del CAM con il nuovo sistema non approveranno più nemmeno più i bilanci d’esercizio, quindi, la situazione economico-finanziaria non avranno più modo di conoscerla. Io ritengo che, al CAM serva una politica di ristrutturazione dei debiti ed un giusto utilizzo di personale, secondo le reali esigenze di lavoro. Non vorrei che il nuovo sistema d’amministrazione serva soltanto ad un aumento di poltrone per una più equa spartizione politica a danno di tutti i cittadini di Celano e degli altri comuni interessati”.