Avezzano. Il braccio destro di Gianfranco Fini sbarca nella Marsica e viene accolto dagli statiani. L’onorevole Italo Bocchino ieri mattina ha incontrato ad Avezzano i sostenitori di Futuro e libertà accompagnato dall’onorevole Daniele Toto, coordinatore regionale, dal consigliere regionale Daniela Stati, e dal consigliere provinciale Fabio Bisegna.
Bocchino, appena ha messo piede in Abruzzo, non ha potuto fare a meno di parlare della contestazione di alcuni sostenitori contro il presidente Berlusconi. “Credo che Berlusconi sia stato contestato con errore perchè il giorno che si celebra l’Unità nazionale bisogna essere compatti come italiani”, ha affermato il vice presidente di Fli. “Credo anche che Berlusconi abbia pagato l’appiattimento sulle posizioni della Lega che si e’ dimostrato un partito politico con un sentimento antinazionale. La bella risposta e’ stata qualla degli italiani che sono scesi in piazza con il tricolore”. Bocchino ha ribadito che “Futuro e Liberta’ e’ nato perche’ non si poteva accettare che il Pdl si trasformasse in un partito sostanzialmente inesistente, un Pdl non plurale ma sempre piu’ singolare. Invece in Fli abbiamo veramente un partito plurale, un insieme di culture politiche per costruire quel grande contenitore partecipato e democratico, in cui l’iscritto decide”. L’onorevole Bocchino, dopo aver ascoltato le parole dell’ex assessore all’ambiente che ha ricordato come gli assessori comunali e provinciali di Fli siano stati messi alla porta dopo aver aderito al nuovo partito, ha auspicato che: “le prossime amministrative si tengano sui programmi, sulle classi dirigenti, sulla crisi politica e non ancora sullo scontro di tutti contro tutti. Vorremmo affrontare le amministrative sui programmi di governo del territorio. Anche in questa provincia, chi dovrà governare il partito lo decideranno gli iscritti. Mi auguro che sia Daniele Toto, ma dovrà decidere la base, la maggioranza. L’Abruzzo”, ha osservato il vice presidente di Fli, “ha bisogno di attenzione da parte delle istituzioni nazionali, ma anche di una capacita’ di condivisione delle soluzioni dei problemi da parte delle istituzioni locali che forse si sono scontrate eccessivamente. Bisogna chiedere interventi chiari e mirati al Governo nazionale”. Tornando poi alla politica nazionale Bocchino ha accusato l’esecutivo di “aver tassato anche le emozioni”. Il riferimento è alla tassa sul cinema. “Sapete perche’ si tassa il cinema?”, ha affermato, “perche’ se uno va meno al cinema i film li vede in televisione, e dato che il 50 per cento dei film in tv li trasmette qualcuno e incassa la pubblicita’ in mezzo a quei film, meno la gente va al cinema piu’ si incassa in televisione. E noi non ci stiamo perche’ questo e’ tradimento del programma elettorale e del mandato ricevuto dagli elettori: il governo ha tradito, la maggioranza ha tradito, il Pdl ha tradito le fondamenta su cui era nato, perche’ non e’ un partito plurale, non e’ un partito partecipato, non e’ un partito democratico, non ha mai consentito la pluralita’ di espressione sia a livello territoriale che nazionale, e perche’ non ha mai fatto un solo congresso. Per questo siamo convinti che la nostra operazione bacinella avra’ successo e che quando ci sara’ il voto nobile, il voto in liberta’, alternativo alla sinistra, confluira’ all’interno del contenitore plurale e democratico che tutti insieme avremo costruito, e questo accadra’ fin dalle prossime elezioni”.