Scurcola Marsicana. “Bloccate immediatamente il progetto di realizzazione dell’impianto a biomasse nella frazione di Cappelle dei Marsi”: a chiederlo, con una lunga e dettagliata relazione alle autorità competenti al livello locale, provinciale e regionale, è stato il comitato civico “Marsica no biogas”, presieduto da Narsete D’Angelo, che è pronto a intraprendere azioni legali se l’iter di approvazione dovesse andare avanti.
Il comitato “Marsica no biogas” non è la prima voce contraria alla creazione dell’impianto di Cappelle dei Marsi. Nelle ultime settimane, infatti, gli stessi residenti erano insorti contro questo progetto, costituendo un comitato. Inoltre, lo scorso 27 dicembre, durante il consiglio comunale di Scurcola Marsicana, si era discusso, fra i vari punti all’ordine del giorno, proprio del nuovo impianto a biomasse nella frazione di Cappelle dei Marsi, che però già ha avuto le autorizzazioni dalla Regione.
La Nordenergy Green Solution srl, infatti, vorrebbe realizzare in località La Valle, nell’area commerciale della frazione di Cappelle dei Marsi, una centrale per trattare 50.000 tonnellate l’anno di frazione organica e 10.000 tonnellate l’anno di frazione strutturante/verde che avrebbe una capacità produttiva di 3.872000 normal metro cubo l’anno di biometano gassoso e 20.293 tonnellate l’anno di compostato misto da usare in agricoltura. I membri del comitato, che hanno già ribadito durante il consiglio comunale dei giorni scorsi che l’impianto non può essere realizzato nella zona commerciale di Cappelle dei Marsi, non vogliono fermarsi.
“Chiediamo con forza alle autorità della Regione Abruzzo di bloccare immediatamente l’attuazione del progetto di realizzazione di un impianto integrato anaerobico/aerobico di trattamento della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano e compostato misto”, hanno spiegato i membri del comitato guidati da D’Angelo, “in attesa di ricevere un riscontro, restiamo a disposizione per ulteriori approfondimenti e chiarimenti riservandoci di intraprendere ogni ulteriore iniziativa, anche legale, a sostegno di quanto sopra esposto”.