Avezzano. Arrivano i carabinieri del Nas all’ospedale di Avezzano. La struttura sanitaria, al centro di polemiche per la situazione di difficoltà estrema in cui versa, soprattutto a causa della carenza di posti letto e personale, è stata visitata dal reparto antisofisticazione di Pescara.
I Nas sono arrivati in ospedale nel corso della mattinata di ieri hanno controllato diversi reparti tra cui il pronto soccorso. Non è la prima volta che vengono eseguiti i controlli del nucleo antisofisticazione. Numerose le denunce su situazioni poco chiare, evidenziate anche da tv nazionali Rai e Mediaset. Anche i giornali locali hanno denunciato numerose situazioni estremi. Nei loro confronti, non nei confronti delle reti nazionali, sono però state presentate delle querele dal direttore sanitario della Asl, Roberto Testa.
Altri contagi in ospedale. Si tratta di personale Personale sanitario. Nei giorni scorsi si sono verificati nuovi contagi tra il personale del pronto soccorso. Dall’inizio della seconda ondata, secondo i sindacati, sono stati più di 120 i sanitari contagiati.
I reparti sono pieni. Il reparto di malattie infettive è tutto esaurito ormai da settimane e i 31 posti sono tutti occupati. Quasi nelle stesse condizioni il reparto di medicina covid dove poche ore fa c’erano 24 posti letto occupati su 26. Ma la situazione è in evoluzione. Respira la zona grigia, dove ci sono 11 posti disponibili su 12 totali ma i pazienti continuano ad arrivare. Si tratta dell’area che evita a quei pazienti che risultano negativi al tampone, ma che presentano sintomi compatibili con infezione da Coronavirus, che vengano contagiati a causa di ricoveri in reparti non sufficientemente protetti.
Gli ispettori sono arrivati. Sono infatti stati disposti controlli di ispettori del Dipartimento Sanità regionale. Ma la disposizione è arrivata dalla stessa Regione. Nei giorni scorsi l’onorevole Stefania Pezzopane aveva chiesto al ministro Speranza con una interrogazione parlamentare sì una ispezione, ma non da parte della stessa Regione ma degli ispettori ministeriali, sottolineando di avere poca fiducia in ispezioni interne.