Avezzano. “Dobbiamo tenere altissima l’attenzione sulla bonifica della discarica del SIN di Bussi, ma anche sui siti di interesse regionale e contemporaneamente occorre anche uno studio epidemiologico di tipo analitico che ci aiuti a capire le cause di tumori e malattie nelle zone critiche individuate dall’agenzia sanitaria regionale tra cui la Marsica, il territorio degli 11 comuni ricompresi nel SIN di Bussi e l’area metropolitana di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
Occorre uno strumento che fotografi scientificamente la situazione e che ci aiuti a capire come intervenire sulle problematiche riscontrate in questi territori. Occorre affiancare alle cure la prevenzione e la prevenzione non può che partire da un quadro scientifico delle cause dei tumori nel territorio regionale.
Alla luce di tutto questo e, soprattutto, di dati allarmanti che chiamano in causa l’iniziativa delle istituzioni locali, si ripresenta l’esigenza di replicare uno studio epidemiologico aggiornato e approfondito a tutto il territorio interessato. A tal fine ho presentato un emendamento che affida a questo scopo la somma di un milione di euro, inserito nella discussione del Bilancio regionale, all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale del prossimo 27 dicembre e 28 dicembre. Un milione è una somma che dovrà servire a commissionare all’agenzia sanitaria regionale e a sua volta agli enti dotati di un’adeguata strumentazione, la redazione di un nuovo studio di esposizione sui contaminanti ambientali, tramite analisi di biomonitoraggio su campioni di popolazione, alimenti, acque, ambiente delle zone ad alto rischio.
Dobbiamo capire le cause di un’elevata percentuale di tumori nella Marsica e nei territori compresi nel Sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino, dove le misure di sicurezza di emergenza in alcuni casi non sono più funzionanti come abbiamo denunciato nel silenzio generale mentre in altri casi, come rilevano i piezometri esaminati da Arta, non hanno avuto alcun effetto.
A ciò si aggiungono le rilevazioni atmosferiche di Arta che dimostrano la presenza di naftalene e altre sostanze pericolose per la salute umana. Mancano elaborazioni derivanti dalle informazioni del registro dei tumori e delle malformazioni, non solo per Bussi ma anche per Alanno, Chieti, Torre de’ Passeri, Popoli, Rosciano, Bolognano, Scafa, Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria e Manoppello senza considerare che l’istituto superiore di sanità ha preso ad esame il periodo relativo al 2006-2013. Stessa situazione per l’area metropolitana di Pescara Montesilvano e Spoltore dove con ogni probabilità è la qualità dell’aria, sopra i limiti di legge anche in questi giorni, a favorire l’elevato numero di tumori.
Le risorse sono allocate nel titolo 1, missione 5, programma 1 del Bilancio di previsione pluriennale 2020/2022, annualità 2020 e faccio appello al governo di centro destra perché aderiscano a questa richiesta. La somma stanziata oltre che utilissima per la redazione di uno strumento analitico ed aggiornato è ben poca cosa rispetto ad un bilancio di sei miliardi di spesa”.