Qualche mese fa erano sulla bocca di tutti. Oggi sembrano vivere una fase d’ombra, ma Bitcoin e le altre criptovalute sono sempre là, e anzi mostrano una maggiore stabilità di prezzo rispetto alle oscillazioni folli a cui ci hanno abituato. A differenza delle valute legali come, per esempio, l’euro o il dollaro USA, il valore del Bitcoin e delle altre criptovalute, non è determinato da una singola entità come una banca centrale, ma piuttosto dalla domanda e dall’offerta. Di conseguenza, il valore di Bitcoin riflette quanto le persone sono disposte a pagare per questo. Quindi, se la domanda di Bitcoin aumenta, il prezzo aumenta. Di contro, se si abbassa, anche il prezzo diminuisce.
La domanda di Bitcoin, così come delle altre criptovalute, è influenzata da eventi economici politici e globali. Questi, tra l’altro, includono la caduta e l’aumento del prezzo di azioni e obbligazioni, nonché decisioni politiche che possono determinare un impatto sull’economia globale, come, ad esempio, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
In contrasto con la politica monetaria delle valute legali, l’ecosistema Bitcoin è decentralizzato. In linea generale, le nazioni dipendono dalle loro banche centrali poiché queste controllano, di fatto, la base monetaria. Invece, non vi è nulla del genere con i Bitcoin. Infatti, i Bitcoin vengono ad essere generati secondo un protocollo rigoroso. Non a caso, tutte le transazioni completate sono crittografate e collegate alla blockchain di Bitcoin e sono, per così dire, scolpite nella pietra.
Sinteticamente, come spiega con chiarezza il sito specializzato Bitcoin up, la blockchain è un sistema di prenotazione pubblico condiviso su cui si basa l’intera rete Bitcoin. Tutte le transazioni confermate vengono archiviate sulla blockchain. In questo modo, i portafogli Bitcoin possono calcolare il saldo del conto e le nuove transazioni possono essere eseguite solo se i Bitcoin appartengono effettivamente al mittente.
L’integrità e l’ordine cronologico della blockchain sono garantiti dalla crittografia. Nella rete Bitcoin, i “minatori” competono per risolvere compiti aritmetici complessi, in modo di poter essere il primo nodo a convalidare un blocco e, dunque, ricevere la ricompensa del blocco. I blocchi della blockchain di Bitcoin vengono aggiunti ogni 10 minuti dopo che l’intera rete ha verificato la correttezza del blocco.
Da quando il fantomatico Satoshi Nakamoto ha creato il primo blocco Bitcoin, noto anche come Genesis Block, tutte le transazioni sono state soggette a un processo rigoroso e immutabile. L’unico requisito del protocollo Bitcoin che consente una modifica, è il Block Reward. Questo, si riduce della metà dopo un certo numero di blocchi aggiunti di recente, noto anche come Bitcoin Halving.
Come è, oramai assolutamente noto, Bitcoin ha il volume di scambi più alto rispetto a tutte le altre criptovalute. Se si confronta il mercato delle criptovalute con il mercato dell’oro, ad esempio, si potrà vedere chiaramente le differenze di dimensioni, ed è esattamente qui che risiede il problema. Poiché quantità minori vengono scambiate sul mercato delle criptovalute, ci sono forti fluttuazioni di prezzo. Se il volume degli scambi di Bitcoin fosse pari a quello dell’oro, anche il prezzo sarebbe più stabile.
Poiché Bitcoin è una risorsa limitata e la sua generazione è soggetta a regole rigide, la domanda dovrà anche seguire il comportamento deflazionistico di Bitcoin in modo che il prezzo possa, almeno teoricamente, rimanere ragionevolmente stabile.
Altri fattori che possono andare ad influenzare il prezzo del Bitcoin sono i titoli positivi e negativi, lo sviluppo incerto del valore intrinseco delle criptovalute come investimento, i rischi valutari in termini di liquidità. Tuttavia, è da considerare che, un problema di iperinflazione non può verificarsi nel caso dei Bitcoin, visto che sono disponibili solo in quantità limitate.
In definitiva, tra i fattori principali che possono andare ad influenzar il prezzo di Bitcoin e delle criptovalute troviamo: messaggi che diffondono paura, incertezza e dubbi, fallimento della tecnologia e, ovviamente, pressioni politiche.
Quindi, andando a concludere, finché i Bitcoin e le altre tipologie di criptovalute non verranno accettate dalla maggior parte della popolazione mondiale, dobbiamo aspettarci sia aumenti che diminuzioni dei prezzi e, perciò, dovremo imparare ad abituarci a queste fluttuazioni di prezzo.