Borgorose. Una tre giorni di festa, di eventi, di condivisione. Di abbracci, sorrisi, balli. Una tre giorni di Birra Del Borgo. Non potrebbe essere riassunto altrimenti lo spirito che ha animato gli eventi in occasione del 13esimo anniversario di un marchio – vera e propria eccellenza italiana – che sta rapidamente scalando la ribalta nazionale e internazionale. E quale miglior modo di celebrarlo se non con una festa a tema? Da venerdì 1 a domenica 3, infatti, Borgorose ha accolto migliaia di turisti e curiosi provenienti da tutto il centro Italia con una serie di eventi enogastronomici, musicali e di intrattenimento vario per festeggiare il compleanno del birrificio che, anno dopo anno, promuove prodotti sempre originali e dai tratti ben distinguibili. A disposizione dei presenti, infatti, erano disponibili circa 180 qualità diverse di birra!
Nella villa comunale del piccolo borgo del rietino, però, oltre a dare risalto ad alcune peculiarità culinarie (vale la pena citare lo stand dello chef Niko Romito in cui veniva venduto e servito il suo delizioso pane, ma anche il Trapizzino e la presenza del ristorante Porto Fluviale di Roma), i più curiosi hanno potuto godere di interessanti laboratori – seguitissimi – in cui a farla da padrone sono stati i “segreti” dietro ai fornelli svelati da alcuni chef (Franco Fraciosi del ristorante Mammaròssa di Avezzano o Luca Ludovici e il Luca Pezzetta de l’Osteria di via Silla) o addetti ai lavori (il pastore Gregorio Rotolo con il sapore del formaggio d’Abruzzo). Noi, ovviamente, ci siamo ben guardati dal lasciarci sfuggire questa ghiotta occasione. Eravamo, infatti, presenti in ciascuno di essi.
Inoltre, la disponibilità di un’area per bambini (“Wave Kids”) ha consentito a intere famiglie di godersi un pomeriggio, o una serata, immersi nel verde della zona sorseggiando una birra in compagnia o degustando alcune, squisite, pietanze, senza dover lasciare i propri pargoli a casa. E poi c’era la musica ad allietare i presenti. Tanta, di qualità, coinvolgente ed entusiasmante come quella dei Meganoidi o di Giuliano Palma, sempre molto amato e apprezzato da queste parti. A rendere la tre giorni perfetta, poi, è stato anche il tempo che ci ha risparmiati di pioggia e freddo. Non poteva andare meglio, decisamente. Arrivederci al prossimo anno, dunque. Non vediamo l’ora.
Federico Falcone