Avezzano. Manca il personale e un bambino di cinque anni è costretto a interrompere le lezione di logopedia. Si è rivolta al tribunale per i diritti del malato la mamma di un bambino di cinque anni al quale era stata prescritta la riabilitazione logopedica e di psicomotricità. Dal dicembre 2017 la donna è costretta ad accompagnare il bimbo in una struttura della Marsica per la psicomotricità. Da maggio, però, anche qui per carenza di personale sono state sospese le lezioni di logopedia.
“Ho atteso invano che la situazione si risolvesse quindi mi sono rivola a un centro privato convenzionato”, ha spiegato la donna, “purtroppo non avevano disponibilità. Al centro di riabilitazione, invece, il personale pur dandomi piena collaborazione non è riuscito a gestire il problema. Tutte le strutture pubbliche e/o private non hanno personale a disposizione e non riescono a reperirlo”. La mamma ha scritto al tribunale per la difesa del malato che subito si è attivato chiedendo spiegazioni in merito all’azienda sanitaria.
“Vista la segnalazione pervenuta“, ha commentato il responsabile dell’associazione, “noi condividiamo pienamente il disservizio che questa famiglia sta ancora subendo perchè di questo si parla di un disservizio sistematico da parte delle strutture pubbliche e private che dietro la banale scusa di non avere personale disponibile non erogano un servizio a un bambino disabile”. Di Giuseppe si è attivato per fare in modo che venga verificato quanto prima l’accaduto scrivendo ai vertici dell’azienda sanitaria.
“Chiediamo di verificare immediatamente“, ha precisato Di Giuseppe, “e prima che il disservizio arrechi danni irreparabili a un bambino disabile la psichiatria infantile di Avezzano e il perché sia la Asl, sia i privati convenzionati si nascondono dietro la risposta “non abbiamo personale a disposizione”. Noi riteniamo che il pubblico si deve immediatamente munire del personale necessario a soddisfare i servizi sanitari per i cittadini e il privato, se non è in regola con il personale, deve avere una revisione della convenzione”.