Cerchio. “A Cerchio abbiamo assistito ad un’autentica combinazione vincente tra le migliori espressioni della solidarietà di cui il nostro Paese è capace nei momenti più difficili, per la propria comunità ma anche per quelle straniere”. Così l’assessore regionale Guido Liris, incontrando oggi pomeriggio a Cerchio (L’Aquila) insieme al presidente Marsilio, i 45 bambini arrivati nei giorni scorsi dall’Ucraina.
“Un dramma nel dramma”, rileva Liris, “trattandosi di minori, alcuni dei quali orfani, che dunque richiedono un’attenzione diversa e particolarmente scrupolosa, degna di una certa sensibilità”.
“Grazie al Comune, al Gruppo degli alpini, alla Protezione civile, alla Croce Rossa e all’associazione Sogno dei bambini”, afferma Liris, “si è subito innescata una efficientissima macchina dell’accoglienza che ha permesso a questi giovanissimi di ritrovare la serenità in una comunità che li ha abbracciati con tutta se stessa”.
“L’Abruzzo si conferma terra accogliente e sensibile verso chi sta subendo un dramma come quello della guerra, una vicenda che ci addolora e il coinvolgimento della popolazione civile è da biasimare con tutti i mezzi. L’attacco russo fa ripiombare l’Europa decenni indietro, in un passato che speravamo di non rivivere più e insieme alle comunità locali e al mondo del volontariato”.
“La Regione sta facendo la sua parte prestando soccorso e offrendo ospitalità a chi fugge dall’Ucraina. Esattamente come hanno fatto le associazioni che si sono mobilitate a Cerchio, considerando che il programma iniziale era salvare bambini degli orfanotrofi, ma una volta arrivati sul posto, a causa di alcuni problemi, i volontari hanno preso anche i piccoli con i genitori in guerra o orfani di padre”, continua Liris, elogiando il fatto che “l’intero paese si è mosso e ha atteso l’arrivo dei bambini portando indumenti, coperte, pigiami e cibo”.
“È una situazione di cui è difficile prevedere la durata”, conclude l’assessore, “per cui vanno monitorate costantemente le esigenze e vanno ringraziati anche quanti hanno espresso vicinanza dando anche la disponibilità all’adozione”.