Canistro. Nel 2018, anno dell’avvento della mono-specialistica in ortopedia e traumatologia sono stati effettuati 1.808 interventi chirurgici in regime convenzionato e 25.170 prestazioni sanitarie nelle altre specialità. Sono numeri che disegnano un bilancio positivo per la casa di cura Ini di Canistro che fa parte del gruppo nazionale di proprietà della famiglia Faroni.
I dati confermano innanzitutto il successo della riconversione in mono-specialistica in Ortopedia e Traumatologia, imposta dal decreto dell’ex ministro Beatrice Lorenzin, avviata il primo gennaio 2018. La clinica privata ha però confermato e potenziato, anche con l’acquisto di macchinari all’avanguardia, le sue altre prestazioni di eccellenza, in particolare quelle di Urologia, branca storica, ora in regime privato, ma a costi calmierati e competitivi.
Un elemento significativo è l’aumento degli interventi negli ultimi tre mesi, con punte durante l’anno che hanno sfiorato quota 200 mensili. “Al termine del primo anno legato al nuovo corso della nostra struttura, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e quindi delle prestazioni fornite ai cittadini”, spiega il direttore amministrativo di Ini Canistro, David Massitti, alla guida della struttura dal mese di ottobre. “Ci fa ben sperare il buon andamento strutturale degli ultimi mesi dell’anno, un segnale chiaro del fatto che stiamo entrando nel giusto ed efficace assetto organizzativo”.
Secondo il dirigente, “le nuovissime sale operatorie dotate di sistemi e spazi ampi con tecnologie che aumentano l’asepsi, la sicurezza e la qualità ambientale sia del paziente che degli operatori, hanno fatto diventare la nostra struttura un polo attrattivo per chi ha necessità di chirurgia e assistenza di alto livello”.
“Questo si lega ad una politica del Gruppo Ini che ha deciso di fare in modo che, nel pieno rispetto degli accordi regionali, il rapporto tra investimenti privati e contributo del sistema sanitario nazionale porti ad un ricavo equilibrato ma con un risultato eccellente e performante. In tal modo la nostra struttura può essere paragonata alle migliori cliniche private europee”, chiarisce ancora Massitti. Dei 1.808 interventi in regime convenzionato, 414 hanno riguardato l’artroscopia della spalla, 321 l’artroscopia del ginocchio, 189 l’ernia discale, 176 l’alluce valgo, 110 la protesi del ginocchio.
A seguire sono stati eseguiti 98 interventi relativi al tunnel carpale, 81 protesi d’anca, 53 artrodesi semplice, 34 interventi su articolazioni maggiori arti superiori, 25 artrodesi complicata, 15 revisione di protesi, 13 nervo ulnare 10 e artrodesi cervicale.
Altro dato significativo è l’aumento degli interventi negli ultimi tre mesi, con punte durante l’anno che hanno sfiorato quota 200 mensili. Per quanto riguarda le prestazioni complessive, la classifica vede in prima posizione la fisioterapia (10.050), a seguire le analisi di laboratorio (6.979), la diagnostica per immagini (3.639), la neurologia (1.794), l’ortopedia (1.628), la cardiologia (1.038) e la nefrologia (42).
Attualmente alla Ini lavorano 150 professionisti, e la clinica è autorizzata all’esercizio dell’attività ospedaliera per una dotazione totale di 105 posti letto.