Avezzano. A pochi giorni dall’approvazione del bilancio del Consorzio acquedottistico marsicano scoppia la polemica. Ad accendere la miccia è Ferdinando Boccia, consigliere comunale ed ex assessore al bilancio e membro del consiglio di sorveglianza del Cam. “Nella seduta del 27 settembre il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, il bilancio consolidato relativo all’anno 2016”, ha commentato Boccia, “è un atto dovuto, espressamente previsto dalla legge in quanto l’Ente funge da capofila e deve aggregare i numeri del proprio bilancio con quelli dei bilanci delle società controllate o partecipate. Il Comune di Avezzano possiede partecipazioni in diverse società tra cui Cam, Aciam, e Scav, ed è quindi obbligato a predisporre un documento (bilancio consolidato) nel quale, oltre ai propri valori contabili, tenga conto anche di tutti i dati di bilancio di queste società. É evidente che lo scopo è quello di avere una rappresentazione complessiva del patrimonio del Gruppo di Amministrazione Pubblica (GAP), così come prevede la legge. Il bilancio del CAM, approvato dall’assemblea dei soci il 3 ottobre 2017 conferma senza modifiche quello approvato dal Consiglio di Gestione alla data di discussione del Consolidato in consiglio comunale. Ebbene, tale bilancio è stato redatto e quindi approvato senza il rispetto dei principi di veridicità, attendibilità e correttezza. Conseguentemente i dati del bilancio CAM confluiti nel bilancio consolidato del Comune ne determinano gli stessi effetti: il bilancio consolidato 2016 del Comune di Avezzano è inattendibile”.La denuncia del consigliere della coalizione Di Pangrazio, Boccia è diretta non solo agli organi del Cam ma anche all’amministrazione .
“Durante la discussione in aula consiliare”, ha continuato Boccia, ” ho cercato di convincere i colleghi di maggioranza e il sindaco Gabriele De Angelis di tale circostanza ma evidentemente le mie osservazioni non sono state ritenute meritevoli di attenzione, nonostante avessi ricordato che già nei verbali redatti dal precedente Consiglio di Sorveglianza del Cam, da ultimo quello del 24/07/2017, gli amministratori della Società erano stati invitati a rettificare il bilancio 2016 al fine di rispettare i suddetti principi contabili. Ho espresso quindi il mio voto contrario al Consolidato in quanto nel bilancio del Cam non risultano inseriti crediti certi ed esigibili per Euro 775.236,40, oltre interessi come per legge, dei quali si è venuti a conoscenza nell’anno 2016 a seguito di controllo da parte del precedente Consiglio di Sorveglianza, provenienti da maggiori e illegittimi compensi percepiti fino al 2012 dall’ex Presidente del Cam Gianfranco Tedeschi – euro 621.958,00 – e dall’intero Collegio sindacale composto da Mariano Santomaggio, Antonio Lombardi e Fabio Coglitore (euro 153.278,40). Ho anche ricordato che esistono diversi procedimenti presso la Corte dei Conti e qualcuno di questi già si è concluso con una sentenza di condanna alla restituzione delle somme. Peraltro, tutto questo si incrocia con la contestazione di incompatibilità, da me rilevata, a seguito di atto di messa in mora da parte del Cam nei confronti del dottor Mariano Santomaggio, convalidato comunque consigliere comunale con i voti della maggioranza ma in attesa di legittima verifica da parte della Prefettura di L’Aquila alla quale sono state trasmesse, su mia richiesta, le tre delibere di Consiglio Comunale riguardanti la convalida dello stesso. Mi chiedo quale controllo stia facendo l’attuale Consiglio di sorveglianza del Cam visto che di questo fanno parte Felicia Mazzocchi in qualità di Revisore e Alessandro Pierleoni in qualità di Presidente: la prima ha firmato la delibera sul Consolidato come assessore alle partecipate e il secondo, in qualità di consigliere comunale di maggioranza, ha espresso voto favorevole all’approvazione del Consolidato. E ancora mi chiedo quale controllo abbia fatto il ragionier Fabio Coglitore nella sua veste di componente del Collegio Sindacale del Cam dal 2006 al 2012 e Revisore Contabile dal 2012 e fino ad oggi (peraltro in prorogatio – nonostante i solleciti del precedente Consiglio di Sorveglianza per la sua sostituzione) tenuto conto che è parte interessata alla restituzione delle somme e quindi debitore nei confronti della società Cam. Ma soprattutto mi domando: questi crediti sono diversi da quelli provenienti dalle bollette emesse per il consumo dell’acqua per i quali, come enfatizzato nella notizia sui positivi numeri del bilancio Cam, è stata posta particolare attenzione attraverso una dedicata azione di recupero per l’importo di euro 2.312.272,00? Come si dice in questi casi: ai posteri l’ardua sentenza”.