Avezzano. I Comuni marsicani soci del Consorzio acquedottistico approvano a maggioranza il bilancio del Cam, ma l’amministrazione di Avezzano (il socio con più quote), messa in minoranza da tutti gli altri, vota contro suscitando le critiche degli altri comuni e le accuse di irresponsabilità. Non è chiaro cosa ci sia dietro la straordinaria presa di posizione del principale socio del consorzio acquedottistico marsicano. Di certo è che il rischio che il comune di Avezzano si è assunto è stato molto grosso. In ballo la gestione della risorsa idrica nella Marsica, a rischio ci sarebbero state decine di posti di lavoro, e anche i risvolti amministrativi e finanziari sarebbero potuti essere drammatici. Insomma, in tempi di crisi, un colpo così alla Marsica sarebbe stato deleterio. Eppure il Comune di Avezzano ci ha provato. A seguirlo, «fortunatamente» affermano i più, solo il piccolo comune di Bisegna. Ma se qualcun altro si fosse accodato che cosa sarebbe avvenuto? Dal Comune si minimizza e si parla soltanto di un segnale.
Ma un segnale per segnalare cosa? Non è chiaro. Un avvertimento politico o un tentativo di far fuori il numero uno del Cam, Gianfranco Tedeschi? Ma a spese di chi? Forse si è pensato che «Parigi val bene una messa». Cioè, la testa di Tedeschi val bene la bancarotta del Cam. O forse è un segnale in vista delle prossime elezioni regionali? Tutte ipotesi. Certo è che la decisione del Comune di Avezzano di votare contro il bilancio non è stata ancora ufficialmente chiarita. Forse non lo sarà mai, forse sì. Ma certo è che il rischio è stato alto. Che il Cam faccia acqua da tutte le parti da decenni non ci sono dubbi, mancano le infrastrutture, mancano i fondi per una rete idrica che non sia un colabrodo, manca una visione programmatica a medio e lungo raggio, manca la cultura dell’innovazione e del rilancio. Manca tutto. Ma da qui a far saltare il banco ce ne vuole. Ha contestato la decisione del Comune di Avezzano, tra gli altri, anche il sindaco di Collelongo, Angelo Salucci, secondo che da 8 anni fa parte dell’assemblea del consorzio. «Stiamo lavorando da anni cercando di organizzare nel migliore dei modi questa società», ha spiegato, «società che si tiene esclusivamente con le bollette dei cittadini, e sono rimasto sorpreso della scelta di Avezzano, un Comune che ha sempre avuto responsabilità diretta nella gestione del consorzio ed è stato sempre rappresentato nel Cda con un proprio membro. La responsabilità della gestione del Cam appartiene a tutti e la soluzione va trovata insieme, non votando contro e lavandosene le mani. C’è stato il rischio di Commissariamento in caso il Bilancio fosse stato bocciato», ha aggiunto Salucci, «e sarebbe stato un problema». Negli ultimi tempi il sindaco Di Pangrazio ha in più occasioni rivendicato il primato di Avezzano nella Marsica facendo trapelare l’intenzione di far contare di più la rappresentanza politica cittadina negli enti territoriali. «Contare di più», sottolinea Salucci, «significa soprattutto avere più responsabilità, prima che detenere più potere».