L’Aquila. La Guardia di Finanza di Padova ha eseguito un sequestro preventivo per 2,5 milioni di euro di beni e disponibilità finanziarie riconducibili a due amministratori di una società immobiliare, indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche e reati societari.
Nell’operazione sono state effettuate perquisizioni nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Ferrara, Modena e L’Aquila. Dalla metà del 2022, i finanzieri hanno svolto indagini sul conto della società padovana, recentemente trasferita in Abruzzo, che avrebbe utilizzato bilanci e documenti ritenuti falsi, nel periodo immediatamente successivo al lockdown, per ottenere ingenti finanziamenti da vari banche, assistiti dalla garanzia dello Stato concessa a sostegno delle Pmi.
Il modus operandi escogitato si è concretizzato nell’acquisizione della società non più operativa, formalmente intestata nel tempo anche a prestanome, attraverso la quale venivano avanzate richieste di finanziamento alle filiali di istituti di credito.
Per risultare meritevoli del credito bancario gli indagati avrebbero falsificato i bilanci, aumentato fittiziamente il capitale sociale, predisposto dossier relativi ad asseriti investimenti e progetti da realizzare, richiedendo, parallelamente al finanziamento, la garanzia dello Stato concessa da apposito Fondo a sostegno delle Pmi, amministrato da Mediocredito Centrale Spa, tramite la compilazione di attestazioni riportanti dati non veritieri in ordine alla percentuale del fatturato conseguito nel 2019, per rientrare nei parametri previsti dalla normativa.