Avezzano. “Attualmente non ho nulla a che fare con Forza Italia”. Maurizio Bianchini, ex esponente degli azzurri, mette a tacere ogni possibile ritorno di fiamma con il partito per il quale ha fatto politica per anni. Una decisione che, stando a ciò che apprendiamo, è definitiva. Ciò che invece prosegue incessantemente è il suo impegno per la città. “Continuo a portare avanti battaglie per Avezzano. Questa città deve recuperare il peso degli anni addietro e che, purtroppo, non ha più”.
“Non abbiamo rappresentanze politiche in Parlamento o nelle strutture dei partiti, non abbiamo la centralità di un tempo – prosegue – per invertire la rotta c’è bisogno che i rappresentanti locali inizino a battere i pugni come ho fatto io al tempo, cercando di sensibilizzare i sindaci a un lavoro comune. Oppure seguire dei nuclei civici che possano ragionare in maniera diversa per condizionare i partiti e mettere il cittadino in primo piano”.
Il civismo è spesso considerato l’ago della bilancia, anche se, a detta di Bianchini “deve essere puro e portato avanti con un criterio ben preciso: quello di raggiungere un obiettivo. Il che non vuol dire non avere un’ideologia politica, ma deve riconoscersi in un cartello di programmi che possa condizionare i partiti o portarli a un vero ragionamento unitario. Non deve essere una guerra, insomma, ma una volontà di essere riconosciuti”.
“Il civismo deve essere unito, senza che si svenda come normalmente è accaduto. Gabriele De Angelis è partito come civico e poi si è rivelato un bluff passando a Forza Italia. Un’amministrazione che non riusciva più a gestire le varie anime di destra e sinistra e che, di fatto, oltre alle guerre interne e personali, non ha portato nulla alla città. In questo momento il mondo civico ha l’obiettivo di far capire che probabilmente non siamo più nella condizioni di poter attendere le promesse o metterci in mano a personaggio che sono strumenti di partiti politici e che non operano a favore del territorio ma per i propri tornaconti”.
“La politica si è stravolta, ecco perché la disaffezione della cittadinanza che non va a votare. Le promesse elettorali al 99,99% non vengono mai mantenute. Credo che all’interno dei circuiti partitici ci saranno sicuramente persone che potranno portare avanti un vero discorso politico. Per quanto riguarda il civismo, però, sappiamo che ci sono più persone che potranno attivarsi ma che se non si uniscono non andranno da nessuna parte”.
“Sugli errori del passato va fatto un esame di coscienza perché ha prodotto un disastro generale per la nostra città. Bisogna fare squadra per rilanciare Avezzano, mettendo da parte vecchi dissapori. Tutti possono sbagliare, anche io ho sbagliato, ma si deve guardare avanti”, conclude.