Avezzano. Maurizio Bianchini, ex esponente degli azzurri, dopo aver messo a tacere ogni possibile ritorno di fiamma con il partito per il quale ha fatto politica per anni, scende in campo e dice la sua in merita alla recente proposta di elezioni primarie su Avezzano. Lo fa con un lunga nota nella quale, oltre a questo argomento, si concentra anche sulla necessità di non avere un sindaco imposto da strategie politiche regionali. Ecco quanto dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni.
“Le primarie sono strumento di partecipazione democratica dove i cittadini, quando manca la politica partecipata, tornano a essere i veri protagonisti per le scelte dei propri rappresentanti. Da sempre lo reputo un sistema validissimo per scegliere la classe dirigente di una città o di un partito o di una coalizione. Basta scorrere nel mio passato per vedere quando intrapresi queste battaglie davanti allo stallo dei partiti”
“Chiaro che le primarie necessitano di regole trasparenti e di partecipazione concordata nella coalizione proponente, le stesse hanno una funzione di partecipazione quindi le regole devono essere chiare e di difficile manipolazione. Per me le primarie devono essere aperte e devono dare ai partiti ed ai civici di area la possibilità di esprimere almeno due candidati per ogni lista, la democrazia valore assoluto non può essere manipolata dagli stregoni o poltronisti di turno”.
“I profili di rappresentanza devono essere scelti tra quelli che hanno comunque dimostrato d’essere moralmente integri e trasparenti, che dichiarino prima dell’adesione alla competizione che in caso di giudizio con sentenza passata in giudicato rimettano il loro mandato agli organismi proponenti ed hai cittadini che li hanno scelti. Regole democratiche che in molte parti del mondo esistono e non vedo perché ancora oggi qualcuno le osteggia, forse sono il deterrente alle oligarchie pre costituite nella stanze di pochi per questo fanno paura ai soliti che amano anche in questo caso chiudersi e non aprire il confronto”.
“Avezzano ha necessità di un rilancio, il passato degli ultimi due anni lascia seriamente pensare che è arrivato il momento ultimo di cambiare rotta, non possiamo subire scelte imposte da qualche piccolo o mediocre (parlo sempre di lungimiranza politica ) coordinatore regionale che pensa di elevare a se il suo miglior somaro. La scelta del sindaco passa per l’espressione e la volontà degli avezzanesi e questa per me da sempre è la regola di base e di partecipazione popolare. Se la politica e i partiti non saranno in grado di rappresentarla ben vengano le primarie”.
“Dagli errori del passato recente tutti noi protagonisti e rappresentanti politici dovremmo scrivere una solo regola, (da sempre mio cavallo di battaglia) prima il nostro territorio Marsica e la nostra città di Avezzano senza guerre ma con confronti seri e dinamici visto il potenziale numerico che come territorio rappresentiamo chiedendo il rispetto della dignità e della rappresentanza che ci spetta di diritto visto la storia la cultura e le capacità imprenditoriale che abbiamo sempre dimostrato di avere”.
“Saremo leali con chi dimostrerà di esserlo con noi, saremo e torneremo però a combattere chi sui valori non sarà serio ed affidabile e sincero, ecco perché non abbiamo bisogno di chi si presta per questioni personali ad essere zerbino dei potenti, in questo momento soprattutto dalla costa che ha già dimostrato le sue volontà sbagliando clamorosamente già due anni fa non si tieni a quelle devastanti dinamiche, Avezzano e la Marsica hanno diritto di rappresentanza istituzionale Nazionale, regionale ed altro qualcuno o meglio qualche singolo soggetto elevato a coordinatore regionale se ne faccia una ragione torni ad essere inclusivo e partecipativo metta gli interessi politici da parte e spenga le ambizioni di chi sulla pelle dei cittadini di Avezzano di danni ne ha fatti e sono sotto gli occhi di tutti . Spero che questa volta il buon senso prevalga e che le ragioni di un territorio vengano rispettate “