La Marsica è una terra dalle sconfinate potenzialità, che però purtroppo, il più delle volte, restano inespresse. E’ giusto però rendere merito a quegli amministratori locali che, con alcune geniali intuizioni e lodevoli iniziative culturali, sono riusciti a catalizzare l’attenzione dei media nazionali sui paesi che amministrano, contribuendo a sviluppare e attrarre turismo e di conseguenza capitali. Tra tutti i sindaci tre in particolare, a mio avviso, sono quelli che stanno contribuendo in maniera originale, massiccia e costruttiva all’accrescimento culturale della nostra terra.
Lorenzo Berardinetti, al suo 5° mandato da sindaco, con una lungimiranza fuori dal comune è riuscito a creare a Sante Marie, un borgo che conta poco più di mille abitanti, un circuito turistico a cui tanti comuni più grandi adesso guardano con interesse, cercando di emularne il successo. Il cammino dei briganti è un fulgido esempio di come, con (relativamente) poco, si possa fare tanto. Da giugno 2016 il cammino, in appena due anni, è diventato uno dei più importanti d’Italia, guadagnandosi diverse apparizioni in tv, come a “la vita in diretta” e “Geo&Geo”, oppure finendo su giornali nazionali come “la gazzetta dello sport” e “il Corriere della Sera”. Il cammino, che in 100 km ripercorre le mulattiere che usavano i briganti del centro Italia, inizia e finisce proprio a Sante Marie, dove Berardinetti ha dovuto attrezzare aree di sosta/campeggio e servizi di prima necessità per i 15.000 viandanti che l’anno scorso hanno intrapreso il cammino, tantissimi provenienti dall’estero. Il cammino ad oggi può contare su un museo del brigantaggio, un libro, un circuito tracciato con il GPS da scaricare sul proprio smartphone e su un originalissimo merchandising. L’ultima trovata di Berardinetti si chiama “il borgo della lettura”, uno spazio all’aperto dove i più piccoli possono leggere in tranquillità, con tanto di biblioteca pubblica, realizzata in maniera originalissima in una vecchia cabina del telefono.
Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo in carica da poco più di due anni, sta puntando sempre di più sulla valorizzazione della città che rappresenta. La valorizzazione messa in atto da Giovagnorio e da tutto il suo staff, prevede un’attenzione a tutto tondo sugli eventi, la cultura, ma soprattutto su come rendere appetibile una delle più belle piazze del circondario. Gli eventi organizzati dalla giunta possono piacere o meno, ma nessuno può negare che, ogni evento oggi organizzato nella Tagliacozzo Giovagnoriana, risponda a canoni estetici e organizzativi di prim’ordine, e il consenso di un pubblico sempre più vasto, ad oggi premia le scelte fatte. Giovagnorio, come nel “grande Gatsby” dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, riesce a portare ogni volta migliaia di persone in piazza dell’Obelisco, che è diventata una delle più apprezzate ed esclusive della Marsica, approfittando anche del fatto che entrambe le piazze più importanti di Avezzano sono ferme al camerino per rifarsi il trucco. Basti ricordare le luminarie di Natale 2017, tra le più fotografate sui social ed elette come “Miglior appicciamenDo natalizio 2017” persino dalla celebre pagina Facebook “L’abruzzese fuori sede”.
Enzo Di Natale, il più giovane dei tre, sta valorizzando il piccolo comune di Aielli come mai era stato fatto prima. A Di Natale va riconosciuto più di un merito, in primis quello di essere riuscito a rendere identificabile il suo paese, che ora tutti conoscono come “il borgo delle stelle”. Questo non è un’appellativo scelto a tavolino, bensì il frutto di un’attività culturale e scientifica dalle radici profonde, nata con la ristrutturazione dell’antica torre (oggi torre delle stelle), della costruzione di una bellissima meridiana in piazza che si affaccia sul Fucino, e delle numerose attività di osservazione astronomica, portate avanti in collaborazione con l’ingegnere Arcangelo Ciccarelli. Non solo arte, quindi, ma anche tanta scienza nel piccolo borgo. L’ultima trovata del sindaco, che già aveva valorizzato il borgo con bellissimi murales dipinti da grandi writers, è stata quella di commissionare un murales, nato dall’idea di Andrea Alleg, che consisteva nel trascrivere sulla facciata di un’abitazione l’intero romanzo Fontamara, il capolavoro di Ignazio Silone. Grazie all’iniziativa il piccolo borgo è finito sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e sulla televisione di stato, riuscendo così nell’ardua impresa di mettere in ombra persino la vicina Pescina, la città che aveva dato i natali al grande scrittore abruzzese.
Questi tre paesi stanno di sicuro facendo tantissimo, ma l’augurio è che anche gli altri facciano la loro parte, soprattutto quelli che hanno ereditato un bagaglio culturale di prim’ordine, in primis Massa D’Albe, Celano, Luco dei Marsi e San Benedetto dei Marsi. Ma l’augurio è anche e soprattutto per Avezzano, che dopo questa preziosa fase di restyling, ci si augura riesca a compiere il grande passo e a diventare definitivamente la capitale marsicana della cultura e del turismo, un ruolo che ormai le manca da troppo tempo. Francesco Proia