Ortona dei Marsi. Maurizio Urbani, ideatore dell’iniziativa “adotta un melo nella Valle del Giovenco”, ha raccontato la sua originale esperienza nel suo ultimo libro “Benvenuti ad Avalon in agro di Ortona dei Marsi”.
Ortona dei Marsi e la Valle del Giovenco fanno parte di un un territorio che da sempre regala colori e profumi unici. Maurizio Urbani, romano ma i cui nonni erano originari di Ortona dei Marsi, ha deciso di pubblicare il libro dopo aver acquistato un meleto (500 piante su 6.000 m2 di superficie) e sperimentato con grande successo l’originale iniziativa “Adotta un melo della Valle del Giovenco”. L’idea ha avuto successo e in poco tempo ben 150 piante sono state adottate, con i proprietari felici di poter vivere un’esperienza di naturalità adottando una pianta “radicata nel territorio marso”. In cambio della quota di adesione, chi sposa l’iniziativa riceve le mele prodotte dal meleto già produttivo e altri prodotti tipici del luogo come patate, fagioli, noci, mandorle, miele, etc.. Chi si iscrive riceve anche una newsletter periodica tramite email, che mese dopo mese sono state raccolte in una monografia che riguarda moltissimi aspetti del mondo delle pomacee. Il volume spazia dall’ambiente alla mitologia, dalla letteratura alla pittura, dalla geografia fino alla matematica e alle tradizioni popolari. La conclusione è che veramente “mangiare una mela fa bene”, oltre che al fisico anche alla mente.
Un impegno concreto quello dell’autore, che parte da lontano, quando ogni anno alla fine della scuola la casa dei nonni paterni di Ortona, diventava la casa delle vacanze estive. Oggi, a distanza di oltre cinquant’anni dal suo arrivo a Ortona, Urbani ha deciso di seguire le orme dei suoi antenati e di lavorare, per ora part-time fino alla pensione, come coltivatore della Valle del Giovenco. Una missione la sua che va ben oltre la coltivazione di mele, ma che si inquadra in una visione più ampia, sociale, ambientale, culturale e persino artistica, che riesce a far vivere in maniera unica un territorio meraviglioso, porta d’ingresso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.