Avezzano. Indagati 56 persone tra medici e infermieri con l’accusa di omicidio colposo dopo la morte per un aneurisma dell’aorta addominale di una paziente. Sul caso ora l’accusa, il pubblico ministero di Avezzano, a seguito di una perizia, ha chiesto il proscioglimento.
I fatti risalgono al 2016 quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la paziente arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, venne sottoposta a un esame radiologico ma non fu riscontrato nulla di anomalo. La parte civile sostiene invece che i medici avrebbero dovuto effettuare una Tac con mezzo di contrasto che avrebbe permesso di visualizzare bene non solo gli organi interni del corpo umano, ma anche le arterie e le vene. La Procura della Repubblica, dopo le perizie, ha chiesto l’archiviazione perché non furono riscontrati errori prima e dopo il ricovero della paziente. La parte civile però si è opposta alla richiesta dei pm.
L’udienza si è tenuta davanti al gup del Tribunale di Avezzano, Maria Proia, e le difese hanno chiesto l’assoluzione per tutti gli indagati. La 70enne, di Cassino, arrivò all’ospedale di Avezzano, dopo aver accusato dolori, per un accertamento diagnostico in radiologia, l’esame venne eseguito ma i medici di radiologia non riscontrarono l’aneurisma.
La paziente dopo alcuni giorni si aggravò e morì tanto che venne presentata una circostanziata denuncia dei familiari alla Procura. Il pm Guido Cocco aprì un’inchiesta indagando medici e paramedici e nominò un perito per accertare la verità. La relazione del medico legale sostenne che non c’erano stati comportamenti omissivi da parte del personale sanitario e per questo il magistrato chiese l’archiviazione che fu impugnata.
C’è stata una nuova perizia da parte del pm, Andrea Padalino, che ha confermato le conclusioni del primo perito e per questo è stato chiesto il proscioglimento per tutti gli indagati, di nuovo impugnato. Stavolta, davanti al gup, gli avvocati hanno chiesto di non doversi procedere nei confronti dei 56 dipendenti dell’ospedale di Avezzano. Il giudice deciderà il prossimo 26 giugno.